Il Tirreno

Pistoia

L’economista portacolori del Pd: «Non tradirò chi ha creduto in me»

Marco Furfaro ha 42 anni ed è di Agliana
Marco Furfaro ha 42 anni ed è di Agliana

Col suo passato in Sel Marco Furfaro punterà sui giovani e il salario minino

28 settembre 2022
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PISTOIA. Marco Furfaro sarà l’unico rappresentante della sinistra pistoiese al Parlamento. Quando gli viene fatta notare quella che dopotutto è un’anomalia, visto che la sinistra pistoiese ha sempre riempito più scranni in Parlamento, Marco Furfaro non si scompone.

«Ho un legame viscerale con la mia terra e con la mia gente. Sono stato eletto - fa notare il neo onorevole - per dare una speranza concreta alla gente del mio territorio e non tradirò mai chi ha creduto in me».

Dopo una lunga attesa durata circa 10 anni dalla mancata elezione al parlamento europeo con la Lista Tsipras (dove risultò comunque il primo dei non eletti nella circoscrizione dell’Italia centrale) questa volta l’economista aglianese riesce finalmente a tagliare il traguardo di un’elezione importante. Nel frattempo, c’è stato il suo approdo al Pd, dove rappresenta quell’anima di sinistra che ha portato in eredità dalla sua antica militanza in Sinistra ecologia e Libertà. Una sensibilità che Marco Furfaro porterà senz’altro in sede congressuale, visto che le dimissioni del segretario del Pd Letta aprono di fatto per i democratici la stagione dell’ennesimo congresso.

L’unico rappresentante della sinistra pistoiese in Parlamento sa bene che dovrà affrontare una sorta di “traversata nel deserto” che lo possa condurre, se un domani gli elettori lo vorranno, verso un’Italia più confacente con quelle che sono le sue convinzioni, domenica scorsa uscite pesantemente ridimensionate dalle urne.

«Dobbiamo tornare a guardare ai giovani - precisa l’onorevole Furfaro - e affrontare quei temi che i ragazzi ci pongono. Mi riferisco alla transizione ecologica, ai diritti civili, alla legislazione della cannabis e all’eutanasia. Serve assolutamente il coraggio di proporre tutta un’altra Italia, che garantisca il diritto allo studio per chi viene da famiglie in difficoltà, non precludendo quindi il futuro a nessun giovane in virtù della sua provenienza sociale».

Per ciò che concerne le grandi sfide economiche che attanagliano il nostro paese, l’onorevole Marco Furfaro mostra di avere le idee estremamente chiare, peraltro perfettamente in linea con quella che è la sua storia personale e politica pregressa. «Occorre difendere e tutelare - puntualizza - tutelare al meglio le partite Iva che combattono con fisco e burocrazia. Bisogna poi determinare un salario minimo e ampliare la platea dei diritti per chi è precario. Inoltre, è assolutamente necessario agevolare al massimo chi vuole aprire un’impresa e creare lavoro».

La voglia di far uscire la Sinistra dall’angolo in cui si è cacciata, lo porta inevitabilmente a compiere un’analisi a tutto tondo sulle sconfitte patite ultimamente. Anche quelle a livello locale che, a Marco Furfaro, sembrano dare particolarmente fastidio.

«Ad Agliana- dice con rammarico - abbiamo perso per errori fatti in passato che hanno provocato divisioni insopportabili. Adesso però dobbiamo lasciarci alle spalle il passato e analizzare i problemi del presente. Agliana racchiude tutte le contraddizioni che noi vogliamo eliminare e che, con l’aiuto di tutti, rimuoveremo dal nostro cammino».

Riguardo poi alla situazione di Pistoia, Marco Furfaro non usa certo il fioretto, ma la sciabola.

«Pistoia detiene due primati insopportabili: il record di disoccupazione giovanile e il peggior standard di vivibilità per le persone anziane. In virtù di questi tristi primati che accomunano, negativamente, due generazioni così diverse, mi impegnerò per far sì di dare una svolta decisa a questa deriva. Farò di tutto per garantire il salario minimo alle giovani generazioni perché non c’è giustizia senza equità. Per le persone anziane, lotterò affinché possano avere pensioni più cospicue, che diano loro la serenità che meritano».

Mentre si appresta a fare le valigie per Roma, Marco Furfaro confessa di essere rimasto colpito da questa campagna elettorale che lo ha visto sempre in mezzo al popolo di Sinistra che lui ama visceralmente.«È stato un abbraccio bellissimo - ha concluso - sia ad Agliana dove sono nato che a Pistoia dove sono cresciuto. Questo non lo dimenticherò mai».

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