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Pisa, il bilancio 2023: aumenta il valore del club ma lievitano anche le uscite e le perdite

Knaster con Giuseppe Corrado e il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta (Muzzi)
Knaster con Giuseppe Corrado e il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta (Muzzi)

Il capitale resta invariato, in due anni triplicato il “peso” della rosa

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PISA. Raddoppia il valore della rosa, ma parallelamente aumentano anche le uscite e le perdite. Questa, in estrema sintesi, la fotografia del bilancio della Ak Calcio Holdings Ldt, la società con sede a Malta che il patron Alexander Knaster ha fondato nel gennaio 2021 per acquisire il 75% delle quote dello Sporting Club, chiuso a giugno 2023 e validato lo scorso agosto dopo essere passato al vaglio di una società esterna di certificazione. Aumentano le perdite, ma cresce il valore della società e della rosa. O almeno, quella relativa alla stagione 2022-2023 (anno dell’ultimo bilancio). A fronte di un capitale massimo di 50 milioni di euro, quello versato resta invariato a quota 37,5 milioni di euro. Nessuna iniezione di liquidità – come nell’esercizio precedente – a fronte però di un valore complessivo del club nerazzurro che continua a lievitare. A partire dal valore della rosa (ovviamente quella riferita a due stagioni sportive fa); passata da 11,8 milioni a 23,5 milioni di euro. In pratica un valore raddoppiato. O quasi. E quasi triplicata rispetto al bilancio chiuso nel 30 giugno 2021 (valore della rosa 8,5 milioni di euro). Se si sommano 1,8 milioni di euro di diritti Rai – dichiarati nel bilancio – il valore complessivo lievita a quasi 25,4 milioni. A fronte di una crescita complessiva del valore e degli assets della società sono però lievitate anche le spese. Al 30 giugno dello scorso anno, ammontavano a quasi 22,5 milioni di euro, sei milioni in più rispetto all’esercizio precedente e più di quindici confrontandole con quelle del bilancio chiuso al 30 giugno del 2021. Più spese che gravano sul bilancio, che diventano però anche sinonimo di “vitalità” di una società che continua ad investire. Quasi dimezzati i costi in acquisizione di beni, impianti ed attrezzature (passati da 1,4 milioni a 80mila euro), mentre la società ha pagato cinque milioni in più (in totale oltre 19,6 milioni di euro) per il versamento di stipendi ed altre indennità.

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