Il Tirreno

Pisa

Contro il femminicidio

Arte e scienza a Pisa, la “strana alleanza” contro la violenza sulle donne

di Rita Lazzaro
Arte e scienza a Pisa, la “strana alleanza” contro la violenza sulle donne

Questa sera evento alla Gipsoteca con “Il nome potete metterlo voi”

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Pisa. Quest’anno, dal primo gennaio al 30 settembre, le donne alle quali è stata tolta la vita sono state 73. Di queste, 44 sono morte per mano dei compagni, ossia il 60%, percentuale che arriva all’83% se si tiene conto delle donne uccise in ambito familiare o affettivo. Aspetto che evidenzia come le donne, in gran parte dei casi, vengono uccise nel contesto di una relazione. Numeri e percentuali che racchiudono vite spezzate e famiglie distrutte. Come quella di Eleonora Guidi, la trentaquattrenne uccisa nove mesi fa a Rufina dal compagno Lorenzo Innocenti con ben 24 coltellate. Femminicidio, ossia l'uccisione di una donna in quanto donna, una piaga umana e sociale che dimostra come, ancora oggi, la lotta contro la violenza di genere sia una battaglia di civiltà. Una battaglia che si può affrontare sotto diversi aspetti coinvolgendo mondi solo apparentemente distanti come arte e scienza.

Sarà proprio questo connubio il cuore dell’evento organizzato a Pisa in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una serata che si svolgerà venerdì 21 novembre alle 21, nella Gipsoteca di Arte Antica, piazza San Paolo all' Orto, 20. Da un lato, infatti, prenderà vita lo spettacolo "Il nome potete metterlo voi" scritto e diretto da Mauro Monni, con Susanna Sturlese e la partecipazione di Chiara Gracci; dall’altro, invece, ci sarà la partecipazione di Carla D’Avino, neurologa, neuroriabilitatrice, dirigente medico dell’Unita operativa Mielolesi dell’Aoup; Rosa Poggiani, fisica sperimentale e astrofisica, professoressa associata, Dipartimento di Fisica, Università di Pisa; Giovanna Bellini, neurologa criminologa, responsabile del Presidio Sanitario della casa circondariale Le sughere e della casa di reclusione delle Gorgona.

Ed è proprio quest'ultima che ci ha rilasciato una piccola anticipazioni su quanto avverrà in occasione di questo mix di arte e scienza: «Mauro Monni porta da anni questo suo bel testo originale in cui una voce narrante femminile si paragona alle eroine letterarie, alternando, come nella vita, momenti a tratti ironici, a tratti drammatici sulla discriminazione e violenza di genere. Per questo motivo, quando Monni ha visto il nostro “Enheduanna e le altre. Come il linguaggio modifica il pensiero", è venuto naturale che ci chiedesse, nella nostra città, un’introduzione al suo "Il nome potete mettercelo voi". L'obiettivo è far sì che il linguaggio, comune o della letteratura, ed ogni forma di arte possano fare da baluardo alla prevenzione della discriminazione e violenza di genere. Conto che questa collaborazione possa continuare invitando Monni e le sue attrici ai nostri prossimi eventi in programma nel 2026. Da ricordare altresì che lo spettacolo è stato nominato anche per le iniziative del Cug (Comitato unico di garanzia) e della Aoup per il “Mese contro la violenza sulle donne”, in attesa di patrocinio gratuito». Una giornata all' insegna della potenza dell’arte, della letteratura, della scienza e del linguaggio con un’unica funzione: prevenzione della discriminazione e della violenza di genere.

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