Prelievi, il sistema va ko: a Pisa pazienti rimandati a casa
Anche a Pisa problemi per il ko dei servizi gestiti da Sogei
PISA. «Ho accompagnato mio padre anziano che doveva fare un prelievo di sangue. Quando siamo arrivati, però, tutto era nel caos. E alla fine ci hanno rimandati a casa senza prelievo». A raccontare quanto accaduto è una donna di Calcinaia, Katia. Ma quanto avvenuto ieri mattina non ha certo riguardato soltanto lei: i “disguidi” tecnologici alla base del grave disservizio vanno ricercati infatti a livello nazionale. Ma bisogna anche ricordare che è l’ennesimo problema sul versante esami sanitari che colpisce i cittadini pisani.
Niente esami
Dunque, partiamo da ieri mattina. Tante persone, in tutta la provincia di Pisa, si sono trovate davanti a una situazione difficile all’interno dei distretti e dei centri prelievo. «Il personale era nel caos – spiega ancora Katia –. Io, con mio padre, sono arrivato intorno alle 9,15 ma ci è stato spiegato che i problemi erano iniziati già dalle 8,30».
In sostanza, chi era arrivato con la sua prenotazione non poteva essere inserito all’interno del sistema informatico che gestisce il prelievo vero e proprio.
Il tutto con un problema anche di orario: «Dopo le 10 – spiega Katia – non c’è più il ritiro dei prelievi. È una dead line, oltre alla quale non si può andare. Così alla fine siamo venuti via».
Per le persone che si sono trovate nella stessa situazione e che chiedevano come comportarsi la risposta è stata secca: bisogna ricollegarsi al portale e prenotare un nuovo appuntamento. Con la speranza, ovviamente, di trovarlo in tempi ravvicinati e magari non troppo lontano dalla propria abitazione.
Cosa è successo
Ma qual è stata la causa di questo disservizio? Dopo le segnalazioni ricevute, il Tirreno ha chiesto delucidazioni all’Asl Toscana Nord Ovest. Ed è subito emerso che il problema non riguardava né solo il nostro territorio, né esclusivamente il sistema di gestione dei prelievi. A essere andata ko, infatti, è stata la piattaforma informatica regionale utilizzata per i servizi sanitari.
Dunque, l’interlocutore al quale rivolgersi si trova a Firenze. E da lì, dagli uffici dell’assessorato alla sanità emerge che a essere andato ko è stato il sistema delle ricette elettroniche gestito da Sogei, ovvero la società tecnologica del ministero dell’Economia e delle finanze. Un problema che ha riguardato tutta Italia e non solo la Toscana. I disguidi si sono presentati in maniera casuale e hanno riguardato soprattutto l’erogazione dei servizi:in sostanza, i medici riuscivano a fare le ricette elettroniche, ma al momento di fruirne (ad esempio a un centro prelievi) la procedura si bloccava. Il problema è stato preso subito in carico dalla Regione che ha aperto un “ticket” con Sogei.
I guai della tecnologia
Non è la prima volta che il sistema di Sogei fa cilecca: in passato è capitato più volte che i medici non riuscissero a fare le ricette. Cambiando versante, ci sarà poi da capire come funzionerà il nuovo sistema “Lis” per gestire i prelievi: a Pisa è stato introdotto da poche settimane ma a Livorno, dove è partito a inizio anno, i problemi si sono accumulati. E, infine, bisogna ricordare i problemi con il portale Zerocode che – su Pisa – talvolta rende disponibili pochissimi “slot” per i prelievi.l
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