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Caos Livorno, staff del settore giovanile in sciopero. E alla Banditella arrivano gli ultras

di Alessandro Lazzerini

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Esciua

Si fermano gli allenatori del settore giovanile, Esciua li convoca per una riunione: il racconto di un’altra giornata surreale

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LIVORNO. Che confusione, sarà che scioperiamo. La parafrasi di uno dei pezzi più famosi della musica italiana serve per introdurre quella che è la principale problematica all’interno del mondo Livorno in questa settimana.

Martedì e oggi le formazioni Under 15 e Under 14 non hanno svolto l’allenamento, dato che gli staff tecnici e medici hanno deciso di dire “stop”, almeno per il momento, per varie problematiche incontrate in questi mesi. Il rischio, se le richieste non verranno ascoltate, è che le squadre non si presentino in campo domenica per le partite.

Gli ultras

In serata la società amaranto ha diramato un comunicato che cerca di calmare le acque al termine di una riunione che il presidente Esciua ha avuto con gli allenatori. Riunione che a un certo punto è stata interrotta da un nutrito gruppo di ultras della curva Nord che si sono presentati a sorpresa a Banditella per esporre al patron amaranto il proprio disappunto per la gestione della società. Ci sono stati momenti concitati e di alta tensione, a conferma di una situazione mai così critica negli ultimi anni, al termine dei quali la riunione è poi ripresa.

Lo sciopero

Martedì 4 novembre. I ragazzi dei Giovanissimi e degli Esordienti sono pronti per allenarsi, con qualcuno di loro che raggiunge Livorno anche da fuori città, anche da Grosseto. Ma tutti i collaboratori del settore giovanile (allenatori, preparatori, fisioterapisti, medici) hanno deciso di incrociare le braccia.

Il motivo? Aspettano che i loro contratti, concordati col responsabile del settore giovanile Riccardo Caprai, vengano ratificati, messi per scritto, oltre che ovviamente rispettati in termini economici. Nel mese di ottobre era già stato inviato un comunicato alla società, adesso questa presa di posizione più dura dopo che le lamentele non sono state ascoltate.

Si sono allenati invece gli Allievi U17 con Andrea Luci che ha proseguito il lavoro, senza però il suo staff e senza allinearsi al resto dei collaboratori. Stesso discorso per la Primavera dove l’allenatore, Stefano Pratesi, è l’unico con l’accordo ratificato in quanto obbligatorio.

La società parla di problemi di contrattualizzazione e in questi mesi ha affidato a un consulente finanziario la questione. Fatto sta che le squadre sono partite i primi di agosto e dopo 3 mesi interi i contratti dei vari collaboratori non sono stati ratificati. In più ci sono problemi logistici: le squadre sono costrette a fare un tour tra i campi cittadini (Marcacci, 5 Querce, La Pace, Gimona) per allenarsi, le trasferte sono fatte al massimo risparmio.

A Sassari, dicono i genitori dei ragazzi, le squadre hanno dormito di notte sulle poltrone della nave e per la trasferta di Cremona, il pranzo di un team è stato pagato dai genitori.

Il concetto dello sciopero è semplice. “Nessuno vuole fare la guerra. Si vuol vedere la volontà di migliorare e fare un settore giovanile come si deve, consapevoli che ci sia bisogno di tempo, ma ratificando subito gli accordi. Andiamo in giro a rappresentare Livorno e il Livorno e certi standard devono essere rispettati”.

Questa sera alle ore 19 si è svolta la riunione dei collaboratori della scuola calcio, per decidere se andare ancora avanti o imitare i colleghi del settore giovanile. In questo caso le famiglie hanno versato una quota di circa 650 euro a tesserato.

La società

“L’Us Livorno 1915 – si legge in una nota – è pienamente consapevole delle difficoltà incontrate, in particolare per quanto riguarda la formalizzazione dei contratti degli allenatori e dei rispettivi staff, e sta lavorando con la massima priorità per risolvere ogni aspetto nel più breve tempo possibile. Ci scusiamo sinceramente con gli allenatori, con i loro collaboratori e con tutte le famiglie dei tesserati per i disagi e per gli allenamenti saltati in questo periodo. Comprendiamo il disagio e la delusione, ma desideriamo ribadire che ogni sforzo della Società è rivolto a garantire continuità, sicurezza e qualità del percorso sportivo dei nostri ragazzi”.

Poi un aggiornamento sullo stato del centro sportivo di Banditella, non ancora utilizzabile. “Siamo inoltre lieti di comunicare che il Centro è stato nuovamente dotato di luce e acqua. La certificazione delle utenze sarà fatta quanto prima, da quel momento i campi sintetici saranno disponibili per i nostri giovani calciatori”, chiude la nota.

 

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