Addio a Gennaro Oliva, storico commerciante: nel suo negozio di Corso Italia tanti personaggi noti
Pisa, era il titolare di “Manrico” e figura storica del Gioco del Ponte. Aveva 87 anni
PISA. È scomparso Gennaro Oliva, storico commerciante e figura nota e apprezzata di tante realtà cittadine. Aveva 87 anni. A darne l’annuncio, via social, l’Associazione Amici del Gioco del Ponte che «esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Gennaro Oliva, figura storica e amatissima del nostro Gioco. Nel corso di una lunga e appassionata partecipazione, Gennaro è stato Cavaliere Alfiere di lungo corso e poi Generale di Parte a Tramontana. Poi anche Giudice di campo e Consigliere anziano».
«Uomo di grande equilibrio e passione civile – scrive l’associazione – ha sempre unito l’impegno nel Gioco del Ponte a quello nel mondo culturale e associativo cittadino, divenendo punto di riferimento. Socio storico degli Amici del Gioco del Ponte, fin dall’istituzione del Premio Morione è stato giurato tecnico del riconoscimento, offrendo con competenza e sensibilità il suo contributo alla valorizzazione delle tradizioni pisane e in grande sostegno all’associazione. Alla sua famiglia e ai suoi cari vanno le più sentite condoglianze dell’associazione e di tutti coloro che hanno condiviso con lui la passione e lo spirito del Gioco. Il suo esempio e la sua dedizione resteranno parte viva della nostra memoria collettiva».
Gennaro Oliva, nel mondo del commercio, ha legato il suo nome alla camiceria Manrico di Corso Italia, fondata dal suocero Manrico Sandroni. Il negozio ha chiuso dieci anni fa lasciando il posto a una catena di bigiotteria, un segno del cambiamento dei tempi sull’asse principale cittadino.
Ma per decenni è stato un pezzo di storia della città. Ci sono racconti che Gennaro Oliva confidò al Tirreno quando chiuse l’attività. Ad esempio, Massimo D’Alema, Umberto Carpi e Adriano Sofri che si “rimpiattavano” nella camiceria-sartoria mentre le camionette della polizia, nel periodo delle contestazioni studentesche di fine anni Sessanta, passavano per Corso Italia. Da Manrico si sono vestiti Josè Carreras e Riccardo Muti quando arrivavano in città per esibirsi al Teatro Verdi. Nel suo negozio teneva una foto con Muti.
Grande tifoso del Pisa, ricordò in quell’intervista anche un’improvvisata di Romeo Anconetani che gli disse che gli avrebbe portato «un giovanotto danese da vestire bene, un giovane alto e biondo, ma che andava in giro con jeans sdruciti e maglione e che gli ci volevano giacca, pantaloni, camicia e cravatta». Era Klaus Berggreen. “Manrico” fece anche le divise alla squadra del Pisa. Le esequie si svolgeranno il 6 novembre alle 15,30 alla Misericordia di Pisa.
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