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Pisa, difesa di Marina: al via l’iter per la seconda parte dei lavori

di Francesco Loi
I lavori di spianatura
I lavori di spianatura

La Regione affida il progetto, opere da 4 milioni di euro. Il nuovo lotto consiste nel ripascimento della spiaggia di ghiaia: più sassi e più grandi

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PISA. Verso il secondo lotto per sistemare e potenziare la cella 4 di Marina, quella tra piazza Baleari e via Francardi da cui escono più sassi e acqua durante le mareggiate. La Regione ha affidato nei giorni scorsi la progettazione dei lavori, per un costo superiore ai 4 milioni di euro. Il secondo stralcio consisterà nel ripascimento della spiaggia di ghiaia: più sassi e più grandi per completare il progetto originario e dare al sistema l’efficacia che le celle limitrofe hanno invece già dimostrato.

In base agli studi si tratta di un passaggio essenziale, considerato che gli esperti avevano avvertito: senza una realizzazione completa del progetto, il funzionamento della cella non può essere concreto, ma serve solo a limitare le mareggiate. E in effetti, nonostante l’intervento di allargamento della scogliera sommersa davanti alla cella 4 esegito nella scorsa primavera, le mareggiate di qualche giorno fa hanno nuovamente scaraventato in strada sassi e acqua.

Il progetto complessivo è denominato “Difesa dell’abitato e ottimizzazione delle opere a protezione del litorale di Marina di Pisa”. I lavori del primo stralcio, quello di riparazione e allargamento di alcuni tratti delle scogliere, si sono svolti negli scorsi mesi di marzo e aprile. Ora la Regione, con la direzione difesa del suolo e il Genio Civile Valdarno Inferiore di Pisa, ha affidato il servizio di progettazione esecutiva e coordinamento per la sicurezza relativo al secondo stralcio a Prima Ingegneria Stp di Livorno, come già per il primo lotto (importo complessivo di 59.999,64 euro). Invece il costo stimato dei lavori a cui si riferisce l’incarico è di 4.180.000 euro, parte del piano di tre stralci per un totale di 10.660.000 euro.

L’attività progettuale è stata sviluppata tenendo conto degli indirizzi e delle opere di difesa già realizzate finora dal Genio Civile, «la cui efficacia – si legge negli atti regionali – è stata riconfermata dagli approfondimenti e dalle verifiche eseguite dalla società AM3 Srl, spin-off dell’Università degli Studi di Firenze, attraverso modellazione fisica e numerica eseguita nell’ambito dell’incarico commissionato dalla Regione». Lo studio ha provveduto a verificare le diverse possibili configurazioni delle opere di difesa e degli interventi necessari all’integrazione e potenziamento del sistema di protezione dalle mareggiate dell’abitato di Marina.

Quello che dovrà essere evitato è chiamato “overtopping”. «Nelle mareggiate più violente – scrivono i tecnici – il litorale è soggetto a un sormonto del moto ondoso che determina un overtopping sulla strada litoranea di acqua di mare mista a ghiaia». L’opera prevede la realizzazione di una spiaggia in ghiaia fino a tre metri di altezza e larga 70 dalla linea del bagnasciuga alla strada a fronte dell’attuale decisamente ridottasi negli anni.

«Il materiale ghiaioso per il ripascimento dell’arenile proveniente dalla frantumazione di marmo Bardiglio/Bardiglietto – si legge negli allegati all’atto di affidamento della progettazione – potrà essere reperibile dai bacini estrattivi della valle di Colonnata o Monte Costa in località Seravezza o altre cave di prestito e il versamento dovrà avvenire direttamente sull’arenile con camion ribaltabili». Viene inoltre specificato che dovrà essere redatto un elaborato con la descrizione dei materiali che potranno essere utilizzati. I lavori sono attesi nella prossima primavera.

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