Scontro in aula con i pro-Pal a Pisa, al suo rientro il professor Casella avrà una “scorta” dei colleghi
Intanto la vicenda spacca il centrodestra, dove Forza Italia attacca la Lega: «Basta parlare di manganelli»
Pisa Quando il professor Rino Casella rientrerà nella sua aula al polo Piagge per fare lezione al termine del periodo di certificato di sette giorni non sarà solo. Verrà accompagnato da una simbolica “scorta”: con lui ci saranno infatti alcuni professori del dipartimento di Scienze politiche, del quale fa parte il docente che nella giornata di martedì ha denunciato di essere stato aggredito – mentre faceva lezione – da un gruppo di manifestanti ProPal. La vicenda è stata affrontata anche durante un consiglio di dipartimento ad hoc che è stato convocato mercoledì scorso.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’Associazione nazionale partigiani italiani di Pisa, con una presa di posizione molto netta. «L'aggressione subita dal professor Casella durante lo svolgimento di una sua lezione all'Università è intollerabile sostiene infatti il presidente provinciale Bruno Possenti –, non solo perché pretende sostituire la violenza al confronto democratico, ma anche per il luogo in cui si è svolta: quell'ateneo pisano che solo pochi giorni fa ha ricordato la vergogna del 1938. La solidarietà dell'Anpi al professor Casella è piena. La difesa del popolo palestinese, più che mai necessaria nelle ore che vedono il massacro della gente di Gaza, non è certo favorita da simili gesti sconsiderati».
E Forza Italia critica i manganelli della Lega
Intanto la polemica politica coinvolge anche il centrodestra. Forza Italia contro Lega. Ad attaccare è Lorenzo Paladini, segretario provinciale forzista e candidato al consiglio regionale. Paladini «condanna con forza l’aggressione subita dal professor Casella, un atto gravissimo che nulla ha a che vedere con il legittimo diritto di esprimere opinioni politiche». E poi l’affondo: «A preoccupare però sono anche le parole di Edoardo Ziello, che ancora una volta ha invocato i manganelli come risposta politica. Siamo ormai abituati a un linguaggio politico, da parte di sceriffi e generali, che evoca periodi storici bui e controversi. Parole e simboli di questo genere non contribuiscono a stemperare i conflitti: li alimentano. Da chi ricopre un ruolo istituzionale ci aspettiamo responsabilità e misura, non dichiarazioni che rischiano di incendiare ulteriormente il clima». La risposta arriva dal gruppo consiliare a Pisa della Lega, che si definisce «sconcertato» dalle parole di Paladini che «ha scelto la strada della polemica interna alla coalizione, privilegiando calcoli di pura campagna elettorale a scapito del buon senso e del rispetto per i diretti interessati». Ziello, a sua volta, replica sui social: «Pd e M5S mi hanno attaccato pubblicamente. La mia colpa? Aver detto, in merito alla vergognosa aggressione dei Propal ai danni del professor Casella all’Unipi, che i manganelli, utilizzati dalla polizia per respingere l’assalto di altri Propal (se non gli stessi) in via San Frediano, servivano. Non mi stancherò mai di oppormi al mondo al contrario della sinistra».