Il Tirreno

Il racconto

Piombino, muore a 49 anni per un malore: «Ho chiamato mio figlio e l’ho trovato morto» – La tragedia sotto gli occhi del padre

di Redazione Piombino

	Luca Corcione
Luca Corcione

Il ricordo di un amico: «Eri una persona particolare, alcune volte un po’fuori dalle righe però eri una brava e buona persona»

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PIOMBINO. Un malore improvviso, sotto gli occhi dell’anziano padre. Se ne è andato così Luca Crocione, a soli 49 anni, nel letto di della sua casa, poco prima delle sette di mercoledì 5 novembre. Uno dei volti della Trastevere, così i piombinesi doc chiamano la zona più antica della città. Agli amici di Luca che si sono stretti nel dolore, il padre Pio ha raccontato che lo stava chiamando da un’altra stanza senza avere risposta. E quando si è affacciato nella camera si è trovato precipitato nella peggiore delle tragedie che possa essere costretto a vivere un padre: trovarsi di fronte al figlio morto. È così che all’improvviso si è spezzato quello che era un rito della mattina, intrattenersi al letto e fare due coccole al proprio cane in vista dell’inizio della giornata.

La vita professionale

Figlio dello storico orologiaio Pio Crocione, Luca aveva intrapreso tutt’altra strada, era uno dei dipendenti JSW Steel Italy che da anni si trovava fuori da ciclo produttivo, in cassa integrazione.

Il ricordo degli amici

Due le immagini che gli amici evocano rispolverando i ricordi condivisi con Luca. La sua grande passione per il tennis, che ha praticato fin da bambino e non ha mai abbandonato negli anni. E l’altra, invece, che legano al suo carattere: l’innata carica di simpatia che sapeva dispensare alle persone. «Eri una persona particolare, alcune volte un po’fuori dalle righe – lo ricorda un amico – però eri una brava e buona persona».

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