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Basket Serie B

Il blackout spegne anche la Solbat

Il blackout spegne anche la Solbat

Piombino si illude con un gran secondo quarto, poi i riflettori del palazzetto vanno ko. La partita si ferma a lungo e quando il gioco riprende Jesi spazza via dal campo i gialloblù

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Jesi Cala il buio sul palazzetto di Jesi. No, non è un modo poetico per dire che il Basket Golfo ha perso e si complica pesantemente la corsa per la salvezza diretta. Anche se, purtroppo, è tutto terribilmente vero. Il buio sul palazzetto di Jesi è calato per un blackout elettrico che, a poco più di 40 secondi dalla fine del terzo quarto, ha spento i riflettori costringendo le due squadre a una pausa forzata di quasi mezz’ora. Il problema è che, a quel punto, si è spenta anche la squadra di coach Conti che in un battito di ciglia è passata dal -6 al -13. In pratica quando si sono riaccese le luci alogene è finita la partita. Un peccato per un Golfo che, in un secondo quarto giocato alla grande, aveva dimostrato di potersela giocare. Ma con i se non si vince in Serie B e adesso la classifica è più brutta, con i gialloblù che vedono allontanarsi Ravenna e non sfruttano il passo falso di San Severo. Peccato.

A Jesi la Solbat inizia la partita facendo la tattica del morto. O almeno così si potrebbe pensare. I gialloblù giocano un primo quarto ectoplasmatico. Ferraresi, arma segreta nella trasferta vinta a Ravenna, commette tre falli in un amen. L’attacco non gira, inizia il festival delle palle perse e dei tiri sbagliati. Jesi non dà neanche l’impressione di faticare più di tanto, eppure chiude il primo quarto sul 17-8, grazie soprattutto e Di Emidio e Petrucci. La tattica del morto, ricordate? Sì, perché la squadra di Conti cambia completamente volto nel secondo quarto. Sipalone è un fattore in difesa e in attacco segna nove punti in pochi minuti di impiego, Longo trasforma un Piombino versione Panda scassata in una Ferrari gialloblù, Ianuale è aggressivo e manda in bambola la difesa marchigiana. Poi anche Casero Ortiz partecipa alla festa, così la Solbat piazza il sorpasso con Longo a 5’ dall’intervallo, tocca il massimo vantaggio (+4) e rintuzza la reazione di Bruno e Di Emidio con un jumper allo scadere di Casero Ortiz. 35-34 per il Golfo all’intervallo e gara da 1X2, direbbero i nostalgici della schedina. Un lusso, con De Zardo con soli due punti, Nicoli e Onojaife a zero. Ivan si sveglia in avvio di terzo quarto con un gioco da tre punti e porta Piombino sul +4. Sembra la svolta e invece Jesi reagisce con il cecchino Cena che mette tre triple in un quarto. I gialloblù accusano il colpo, provano a tenere alta l’intensità in difesa ma vanno presto in bonus e concedono qualche tiro di troppo dalla lunetta. E se l’attacco della squadra di Conti subisce un blackout, lo stesso succede al palazzetto di Jesi. A 42” dal termine del terzo quarto i riflettori si spengono, si resta al buio e la partita si interrompe sul 58-52 per i padroni di casa. Si riparte dopo quasi mezz’ora e Zucca prima infila due tiri liberi, poi molla un colpo da ko con la tripla del +13 in chiusura di quarto. Il Golfo, a quel punto, non si rialza più. Jesi gioca in scioltezza (l’ex Berra è un fattore sotto canestro), la Solbat non riesce ad accendere i suoi leader offensivi. Nicoli segna 3 punti con 1 su 5 da tre, De Zardo 1 su 5 da 2 e 4 punti. Troppo poco. Non c’è più partita. La luce è tornata, anzi la luce si è spenta. 

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