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Turismo all’Elba, cosa è successo dopo l’exploit del periodo Covid? Nel 2024 giù i fatturati e mancano gli stranieri

di Luca Centini
Turismo all’Elba, cosa è successo dopo l’exploit del periodo Covid? Nel 2024 giù i fatturati e mancano gli stranieri

I dati di H Benchmark fotografano un lieve aumento dei visitatori ma il gap con gli anni della pandemia è sempre ampio. La relazione annuale alla presenza del ministro Daniela Santanchè

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PORTOFERRAIO. Una stagione di luci e di ombre. Con un piccolo aumento in termini di presenze turistiche (+1%) tra alberghiere ed extra-alberghiere, secondo i dati raccolti dall’associazione Albergatori dell’isola d’Elba, ma con un calo sotto l’aspetto dei fatturati e con numeri comunque molto lontani dall’exploit del periodo del Covid. Con l’illusione di un giugno incoraggiante in termini di prenotazioni e la realtà meno dolce che si è palesata con una fase centrale dell’estate a rilento, solo parzialmente recuperata in coda alla stagione. E se restano problemi storici con cui fare i conti, su tutti quello del sommerso, la vera incognita per il futuro ha a che fare con i trasporti, con le questioni aperte dei collegamenti marittimi e dell’aeroporto dell’isola d’Elba.

Sono questi gli argomenti centrali compresi nella relazione annuale che oggi (venerdì 4) il presidente dell’associazione Albergatori dell’isola d’Elba Massimo De Ferrari leggerà nella sala conferenze dell’hotel Hermitage della Biodola. Un appuntamento impreziosito dalla presenza del ministro del turismo Daniela Santanchè, che servirà per fare il punto sulla stagione appena archiviata e per ragionare alle strategie per il futuro del turismo, il primo motore economico dell’isola.

Quadro in chiaroscuro

Nel periodo del Covid-19 l’Elba ha avuto un comportamento completamente opposto a quello registrato nelle città d’arte, reagendo in maniera decisa sin dall’inizio della pandemia anche grazie alla campagna “Elba Sicura”. Poi, però, lo scenario è mutato, con un decremento delle presenze nel 2023, pari al -5%. Nel 2024, secondo i dati elaborati dagli esperti del Centro Studi Benchmark, le presenze registrate nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere si attestano su un timido +1%. Poco per essere soddisfatti. Ammontano a 2.795.186, di cui 1.313.008 negli alberghi e 1.017.022 nelle strutture extra-alberghiere, le presenze registrate nel 2024. Se negli hotel la stagione è stata leggermente più incoraggiante, +2% di presenze registrate, si è sofferto di più nelle strutture extra alberghiere, almeno in quelle censite. «Questi dati – spiega infatti Massimo De Ferrari – non tengono conto del turismo sommerso».

I dati più rilevanti

Andiamo più in profondità, spulciando lo studio condotto da Centro Studi Benchmark. Nel 2023 sono 971.616 le presenze di turisti italiani registrate negli hotel, 341.392 quelle degli stranieri. Un aumento rispetto all’anno precedente tra il 2 e il 3%, superiore rispetto ad altri settori del turismo. «Questo perché il cliente preferisce una struttura organizzata e identificabile, come quelle offerte da alberghi, cav, B&B, con servizi di qualità e personale sempre presente, al contrario di chi offre appartamenti in affitto non organizzati, magari con prezzi simili alle strutture ricettive senza offrirne però i servizi», spiega il presidente degli Albergatori. Il soggiorno medio nelle strutture elbane, secondo H Benchmark, si attesta sui 7 giorni. Se si analizzano i numeri mese per mese si nota come aprile, settembre e ottobre siano stati buoni, giugno instabile, incerto luglio fino alla prima settimana di agosto. Insomma, le difficoltà maggiori si sono riscontrate in alta stagione, quando i prezzi sono più alti. Di conseguenza, i dati relativi ai fatturati delle aziende, hanno presentato un quadro più fosco, rispetto a quello fornibile analizzando le presenze. «Il fatturato – scrive De Ferrari – è diminuito a causa degli sconti praticati. E se leggermente aumentato il trattamento in B&B (34,5%) rispetto al 2023, si registra una leggera flessione della mezza pensione (415), sintomo di una minore capacità di spesa, sia di un nuovo modo di pensare la vacanza», dice ancora De Ferrari».

Tanti italiani

A sostenere l’economia turistica dell’Elba sono soprattutto i turisti italiani. È quello che emerge dai numeri degli Albergatori. Il 72% degli ospiti dell’isola arrivano dalla penisola, seguito da un 8,3% di tedeschi, 6,8% di svizzeri, 1,9% di austriaci, 1,55 di francesi, con un leggerissimo aumento di americani ( di rimbalzo dalle città d’arte (1%). «Questo fenomeno – dice De Ferrari – è da imputare alla mancata promozione nei mercati esteri e alla mancanza di collegamenti aerei».

Villaggi e campeggi

Il campione analizzato da H Benchmark fotografa una situazione diversa nei villaggi e campeggi dell’isola. Il dato si attesta su un +1% di presenze nei bungalow - villette, con il 54% degli ospiti rappresentato da italiani, seguiti da tedeschi (28%, in lieve flessione) e da svizzeri (8,35). Il soggiorno medio in questo tipo di strutture si attesta sui 9 giorni.

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