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Montecatini, Terme: dopo l’asta deserta spuntano potenziali investitori

di Simona Peselli
terme Tettuccio
terme Tettuccio

Hanno incontrato l’amministratore unico Luca Quercioli

26 luglio 2024
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MONTECATINI. In attesa di una nuova asta (se sarà frazionata oppure no lo deciderà il giudice delegato) l’amministratore unico della società Terme Luca Quercioli sta continuando a incontrare alcuni gruppi di potenziali investitori, tra cui uno inglese e due italiani. «Ci sono soggetti interessati – dice Quercioli – bisognerà fare una riunione con i soci Comune e Regione. E anche con la Croce Rossa per trovare una quadra. Presumo che a settembre si andrà verso la seconda asta, oppure verso gli eventuali altri strumenti che saranno decisi dal giudice».

La carta finale potrebbe essere proprio nelle mani di questi potenziali acquirenti, in grado di “togliere le castagne dal fuoco”. Questo perché Comune, Regione e Fondazione Cassa di Risparmio si sono già impegnate nel piano del concordato con una proposta irrevocabile di acquisto di Tettuccio, Regina, Excelsior, Tamerici e Torretta, per un totale circa di 18 milioni di euro.

Una soluzione che vedrebbe dire mettere in sicurezza la parte storica del patrimonio, quei pezzi pregiati come Tettuccio, Regina e Tamerici che grazie alle prestigiose opere d’arte che rappresentano e che contengono hanno contribuito a far entrare la città di Montecatini nel Patrimonio Unesco.

Come aveva più volte ribadito il liquidatore giudiziale Enrico Terzani, la parte dolente è rappresentata dal cantiere dismesso, dal cratere delle Leopoldine, quella parte che avrebbe dovuto diventare la più grande piscina termale d’Europa, che è stata valutata in perizia a circa 4 milioni e mezzo di euro, ma che per diventare funzionante con tanto di albergo e piscina termale necessita di un ulteriore investimento di almeno 15 milioni di euro. C’è poi lo stabilimento La Salute, da anni dismesso, usato come location per eventi, fra cui quello natalizio fino allo scorso novembre, quando a causa della caduta di un pino che provocò il ferimento grave di sette persone l’accesso fu interdetto. Nerl computo ci sono poi il complesso delle Panteraie, quello del tennis La Torretta, terreni, le serre, le “ex bibite gratuite”, ci sono ettari di superfici e migliaia di metri quadri di edifici sparsi per la città. Fuori dall’elenco il minigolf che avrebbe già trovato l’acquirente negli attuali gestori.

E poi la trattativa per le Terme Redi che potrebbero essere cedute alla Croce Rossa: l’associazione attualmente, con un contratto di affitto di azienda, sta garantendo la continuità dell’attività a e si sta occupando sia della cura idropinica che delle cure di fisioterapia, mediche e della piscina ludica e termale alle Redi con risultati soddisfacenti.

I debiti di Terme di Montecatini Spa attualmente ammontano a 46 milioni di euro e teoricamente esiste il rischio, come ha affermato sempre Terzani, di un fallimento. «La legge fallimentare – ha dichiarato il liquidatore giudiziale – prevede che se il concordato non viene adempiuto qualsiasi creditore o il commissario giudiziale possa chiedere la risoluzione, il che significherebbe il fallimento».

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