Carrara, muore a 50 anni vigile del fuoco
Andrea Giromella era originario di Codena dove oggi sarà celebrato il funerale. I colleghi vogliono portare il feretro dalla casa funeraria al borgo con l’autoscala
CARRARA. Sapeva sempre strapparti il sorriso, anche quando la vita si faceva dura. Se n’è andato a 50 anni Andrea Giromella, carrarese – codenese – padre e marito, figlio e fratello, vigile del fuoco da una vita intera. Lo piangono i colleghi – il distaccamento di Carrara, in particolare – e sono attoniti per la scomparsa i paesani del piccolo borgo ai piedi delle Apuane dove era nato, cresciuto e dove aveva deciso di continuare a vivere con la sua famiglia.
La sua forza
Se n’è andato per una malattia Andrea Giromella. Per questo, non era operativo da tempo alla sede di Carrara dei vigili del fuoco, ma vedere i colleghi gli faceva bene, ecco perché a volte li andava a trovare e l’ha fatto fin di recente: «Quando veniva qui – raccontano – tirava su il morale a tutti. Nonostante la malattia, non aveva perso il suo spirito». Era forte, tenace, in lui si coglievano – davvero – i valori di questo corpo che è fatto di uomini impavidi. «Un ragazzo d’oro», «Un grande lavoratore», «ed era anche simpaticissimo»: così lo ricordano commossi. Al distaccamento Covetta, lui era uno dei vigili del fuoco del turno “D”. Di lui i colleghi conservano foto, ma una in particolare: quella che lo ritrae alla consegna della Croce di Anzianità che si riceve dopo quindici anni di attività eroica. Eroica, sì, perché nell’immaginario collettivo, i vigili del fuoco incarnano l’essenza dell’eroismo. E lui ha fatto finanche un po’di più: ha dato una lezione di vita a tutti durante la sua malattia.
Le passioni
Sul feretro, che ieri era composto nella casa funeraria San Ceccardo di viale XX Settembre allo Stadio, c’è la bandiera dell’Inter: era un grande tifoso lui del club nero-azzurro. E c’è la maglia della Carrarese: «Non siamo riusciti a farla firmare da tutti i giocatori – dicono i colleghi – ma ce la faremo per darla al figlio».
L’ultimo saluto
Batte forte il cuore dei vigili del fuoco apuani per questo collega, amico, scomparso troppo presto. Vogliono fare l’ultimo viaggio con lui, anzi vogliono portarlo loro oggi – dalla casa funeraria – nella sua Codena, dove alle 15 nella chiesa di Sant’Antonio Abbate sarà accolto il funerale. Utilizzeranno un’autoscala – un mezzo del corpo – per farlo. Prima passeranno davanti al loro Distaccamento, per chi non può assentarsi dal turno di lavoro e perché lui continua a essere lì: ci sarà per sempre.
