L’ombra dei ricorsi al Tar sulle nomine per le Adsp
La Federazione Europea dei Manager dei Trasporti ha dato mandato a uno staff di legali di valutare se i criteri per la designazione di alcuni candidati sono quelli previsti dalla normativa
Le nomine delle autorità di sistema portuale di Civitavecchia e Taranto, ma anche quella di La Spezia. L’iter riguardante la scelta dei nuovi presidenti degli enti portuali italiani, oggetto di un lunghissimo ed estenuante braccio di ferro fra i partiti del Governo che sembrava faticosamente avviarsi verso la fase conclusiva, rischia, e seriamente, di subire un importante e clamoroso stop.
La Fict, ovvero la Federazione Europea dei Manager dei Trasporti, con sede a Parigi, preannuncia infatti una serie di ricorsi ai tribunali amministrativi. Il motivo è semplice, sostengono: alcuni dei presidenti designati non sarebbero in possesso dei requisiti previsti dalla legge; nel senso che non sarebbero in possesso delle necessarie conoscenze ed esperienze in materia portuale.
Al vertice della Federazione c’è Carlo Mearelli, italiano, con precedenti esperienze di amministratore in aziende pubbliche e private in Italia e all’estero, ex presidente di Assologistica e membro del board dell’Osservatorio dei Trasporti e della Logistica del Politecnico di Milano. Mearelli aveva presentato la sua candidatura per la presidenza di alcune Adsp, poi ritirata, come spiegato nei mesi scorsi.
La Federazione Europea dei Manager dei Trasporti ha quindi dato mandato a uno staff di legali di valutare tutte le nomine annunciate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, verificandone la rispondenza con i dettami legislativi. Qualora la rispondenza non ci fosse, sarà inevitabile il ricorso ai Tribunali Amministrativi di competenza delle Adsp dove, secondo gli avvocati della Federazione, sono stati designati presidenti soggetti privi dei requisiti necessari.
«Stiamo giocando una partita delicata – spiega Carlo Mearelli – e i porti sono energia per la nostra economia. Il messaggio che riceviamo dai pubblici decisori è un indice che preoccupa dal punto di vista del rispetto della legge, oltre all’impronta che stiamo lasciando alle nuove generazioni».