Il Tirreno

La decisione

Crollo in via delle Mura a Massa, maxi risarcimento ai proprietari: il Comune diventa proprietario dell’area

di Melania Carnevali

	L’area del cedimento in via delle Mura nord transennata (foto Cuffaro)
L’area del cedimento in via delle Mura nord transennata (foto Cuffaro)

Fine del contenzioso avviato nel 2021. L’amministrazione comunale pagherà 541mila euro

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MASSA. Maxi risarcimento ai proprietari dell’immobile danneggiato dal crollo del 2020 in via delle Mura. E acquisizione da parte del Comune dell’area che occupava l’edificio. Il consiglio comunale di Massa ha infatti approvato all’unanimità (con un solo astenuto) l’accordo transattivo che pone fine alla controversia giudiziaria avviata nel 2021 a seguito del grave cedimento della sede stradale (di proprietà del Comune) avvenuto nel 2020 in via delle Mura nord, evento che aveva causato il parziale distacco di un fabbricato e danni rilevanti a più unità immobiliari.

La storia

La vicenda trae origine dalla richiesta risarcitoria presentata da un gruppo di proprietari, per un importo complessivo di oltre 742 mila euro, riguardante danni agli immobili e agli arredi, nonché il rimborso delle spese sostenute dal Comune per la messa in sicurezza e la demolizione dell’edificio in pericolo. Il Comune, costituitosi in giudizio presso il tribunale civile di Massa davanti alla giudice Valentina Prudente, aveva chiamato in causa Gaia, la società che gestisce il servizio idrico sul territorio, ipotizzando una responsabilità nella rottura di una condotta idrica, ma il consulente tecnico d’ufficio nominato, Enrico Sterpi, ha escluso ogni nesso causale riconducibile alla società partecipata.

La vertenza

Alla luce della perizia e del rischio concreto di soccombenza, l’amministrazione ha ritenuto conveniente definire bonariamente la vertenza. L’accordo prevede, senza ammissione di responsabilità, il pagamento di un risarcimento ai danneggiati per un totale di circa 541.400 euro, oltre a compensi professionali e tecnici. Le somme saranno versate dalla compagnia assicurativa Lloyd’s Insurance Company S.A., che copre il rischio per conto del Comune, fatto salvo il rimborso della franchigia di 1.750 euro a carico dell’ente, già stanziata nel bilancio 2025 alla voce “Spese per risarcimento danni”.

L’accordo

L’accordo, redatto dall’avvocato Federico Russo per il Comune e condiviso dalle parti, prevede anche il trasferimento gratuito al Comune dell’area di sedime dell’edificio demolito e delle parti ancora esistenti. Tale cessione costituisce compensazione integrale delle spese sostenute dall’ente per la demolizione in danno, avvenuta nel 2021 per un importo complessivo di circa 160 mila euro.

La scadenza fissata per la formalizzazione dell’atto di trasferimento è il 31 maggio di quest’anno. In caso di impedimenti non imputabili ai proprietari, il Comune rinuncerà a qualsiasi rivalsa economica. Una clausola di salvaguardia che tutela la parte attrice e conferma l’orientamento conciliante assunto dall’amministrazione comunale.

Il collegio dei revisori

Il collegio dei revisori ha espresso parere favorevole in merito alla regolarità e alla legittimità dell’operazione, trattandosi di una transazione che incide su atti di natura patrimoniale di competenza consiliare. Contemporaneamente anche i dirigenti competenti, Fernando Della Pina e Bruno Tarabella, hanno rilasciato pareri tecnici e contabili favorevoli.

L’ok del consiglio

Durante la seduta consiliare, la commissione bilancio – presieduta dalla consigliera Cantoni – ha illustrato la proposta, con l’intervento dell’assessore al Bilancio Mercanti. Sulla deliberazione si è registrato un ampio consenso: 25 consiglieri favorevoli, una astenuta (la consigliera comunale del Polo progressista Daniela Bennati) e nessun contrario. Con l’approvazione dell’accordo e la futura acquisizione del sedime dell’edificio compromesso, l’amministrazione comunale chiude un contenzioso delicato, eliminando incertezze e responsabilità potenziali, e garantisce allo stesso tempo un recupero di proprietà e una razionalizzazione del patrimonio pubblico. Un esito ritenuto soddisfacente per tutte le parti coinvolte, anche in virtù della definizione consensuale che ha evitato ulteriori oneri processuali e il protrarsi del contenzioso. L’atto segna dunque la conclusione di una complessa vicenda giudiziaria e tecnica, restituendo alla città un’area centrale, in attesa di una futura valorizzazione coerente con le esigenze del territorio.

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