Il Tirreno

Scuola

Gli studenti e i guadagni dal web: barcolla il mito degli influencer, sold-out le lezioni sulla finanza

di Giovanna Mezzana

	Studenti di fronte a uno stand dell’università (Fotoservizio
Studenti di fronte a uno stand dell’università (Fotoservizio

Carrara, al “Salone dello Studente” tutto esaurito per i corsi degli educatori finanziari: i motivi

05 ottobre 2024
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MARINA DI CARRARA. Apre con un messaggio che fa ben sperare il Salone dello Studente “Campus” – vademecum per la scelta della scuola superiore e del percorso di formazione post diploma – ospitato nei padiglioni del CarraraFiere: i giovanissimi e i giovani, dai teen-ager ai ragazzi che a giugno sosterranno l’Esame di Stato, sono interessati a ricevere un’educazione finanziaria, ovvero vogliono investigare l’universo dei soldi, intendono imparare a rapportarsi correttamente col denaro: come si guadagna e come si impiega. Cartina al tornasole di questo fenomeno (quasi) sorprendente è lo stand di Aief, l’Associazione italiana degli educatori finanziari, che è uno dei più “gettonati”.

«Tutto esaurito»

«Guardi qui, è tutto prenotato fino alla chiusura del salone», dicono Salvatore D’Aco e Alessio Perniola, quest’ultimo ideatore della cosiddetta Escape room dello stand di Aief. In tanti vogliono varcare la soglia della Stanza della fuga che, nell’era del cyber spazio, è “fisica”: sembra la cameretta di un ragazzo. Chi entra è chiamato a risolvere enigmi, a superare ostacoli, a ottenere passepartout, codici per lo più. Ci si mette sulle tracce di Marco, un giovane che è sparito per andare a prendere in mano il proprio futuro; il gioco-simulato insegna «a come avere una serenità finanziaria – dettaglia Perniola – E il messaggio è: come stare alla larga dai millantatori che sponsorizzano soldi facili sul Web». Non c’è alcuna demonizzazione della categoria degli influencer, esposti per altro a rischi quotidiani come dimostra il Pandoro Gate in cui è rimasta invischiata la blogger più dorata d’Italia, Chiara Ferragni; l’intento, piuttosto, è quello di offrire ai giovani una “cassetta degli attrezzi” per il loro futuro. Alla fine del game, i giocatori si trovano tra le mani un libro che cela una cassaforte che deve essere aperta e il messaggio è: la chiave di volta per programmare il futuro è la cultura, l’istruzione. «Escono dall’Escape room e dicono: “Che ganzo” – nota Angela Miola – Sono entusiasti».

Atenei in vetrina

Campus, il Salone dello Studente, che continua oggi dalle 9 alle 13, 30, con ingresso gratuito, è un cosmo variegato; in mostra, nei singoli stand, c’è la miglior offerta formativa toscana e non solo: quella delle università di Pisa, Firenze, Siena; di Parma e di Genova; dello Iulm e della Cattolica-Sacro Cuore; delle università telematiche Pegaso e San Raffaele di Roma; ma c’è anche la vetrina della Scuola internazionale di ottica e optometria; lo “sportello” di Arti, la rete dei Centri per l’Impiego della regione Toscana; e c’è anche il salottino della Consulta Giovanile del comune di Carrara.

La nuova chance

In seno a Campus c’è anche lo stand dell’Its Academy, dove Its sta per Istituti tecnologici superiori cioè corsi, anzi, vere e proprie accademie ad alta specializzazione tecnologica che – dopo il diploma di scuola media superiore – permettono di conseguire il diploma di tecnico superiore. Sono 80 in Toscana i percorsi Its, e sono sotto l’egida della Fondazione Its Prima, emanazione diretta della Regione; essi sono nati in tandem col Gruppo Finmeccanica, leggi Selex Es, Ansaldo Breda, Wass, e con Ge Oil&Gas, leggi Baker Hughes-Nuovo Pignone. Tant’è che anche a Massa-Carrara lo scorso anno è stato battezzato NeoMech 2023 da cui escono tecnici superiori per la produzione di sistemi meccatronici integrati; 21 sono gli iscritti apuani che stanno per concludere la sessione formativa prima degli stages in azienda. «Finalmente ci sono studenti che oggi ci dicono che l’Its è la loro prima scelta – riferisce Erminia Pesce, referente per comunicazione e orientamento di Its Prime – E finalmente ci sono anche ragazze che si appassionano alla tecnologia anche industriale. Gli studenti cominciano, insomma, ad avere maggiori consapevolezze delle chance offerte da un percorso Its che garantisce alta occupazione, il 90% dei diplomati trova lavoro in posizioni coerenti con i loro studi, e che è pensato in collaborazione con le aziende che oggi cercano persone in grado di risolvere problemi, con un approccio, insomma, pratico-creativo alle cose. Il percorso Its – sintetizza Pesce – è concreto, pratico e inclusivo (completamente gratuito) . E, innanzitutto, le famiglie dovrebbero comprendere che non si tratta di un’alternativa di serie B all’università: tutt’altro».
 

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