Il Tirreno

La ricostruzione

Cane ucciso a fucilate a Massa, la tremenda fine di Arturo: la sparizione, la scoperta e i sospetti


	Arturo è stato ucciso a fucilate (Foto di repertorio)
Arturo è stato ucciso a fucilate (Foto di repertorio)

Il padrone non lo ha visto rientrare a casa: denunciato il presunto autore degli spari

01 ottobre 2024
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MASSA. Prima l’allarme per la sparizione, poi la tragica scoperta. Arturo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. E al momento ci sono due denunce: una da parte del padrone dell’animale, l’altra da parte dell’’associazione animalista “LNDC Animal Protection” nei confronti dell’uomo che, presumibilmente, ha sparato al boxer. La storia arriva da Massa. Ma andiamo con ordine. 

La sparizione

L’episodio risale a uno degli ultimi giorni di settembre 2024. Un uomo di 40 anni, proprietario di due boxer, non vede rientrare uno dei due esemplari – Arturo – e fa scattare l’allarme. Viene a sapere intanto che nella mattina di domenica 29 settembre si sarebbe sentito nella zona di Massa in cui vive un colpo d’arma da fuoco, forse un fucile.

La tragica scoperta

Dopo alcune ricerche la verità emerge tragicamente. Il boxer è entrato nella proprietà di un uomo di 91 anni, che ha alcuni animali in giardino. In una dinamica ancora tutta da chiarire – sono in corso indagini da parte delle autorità competenti – il boxer viene colpito da almeno due colpi di fucile e muore. Il proprietario ha subito sporto denuncia, ma a quanto pare non sembra intenzionato a procedere nell’azione contro l’uomo che ha sparato al cane. Ma nel frattempo l’episodio finisce sotto l’attenzione della “LNDC Animal Protection”.

Il comunicato

L’associazione animalista nella mattina di martedì 1 ottobre ha diffuso una nota in cui fa sapere la propria posizione in merito a quanto accaduto a Massa. «Arturo, un boxer docile e pacifico, aveva semplicemente varcato i confini della proprietà della sua abitazione per un incidente. Non rappresentava alcuna minaccia, ma è stato brutalmente ucciso da qualcuno che ha agito senza alcuna giustificazione apparente. Il compagno di vita di Arturo ha sporto regolare denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini e sembrano essere già sulle tracce del presunto colpevole», si legge nel comunicato. «L’uccisione di questo cane è un atto di violenza intollerabile e senza senso», spiega Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection. «Non ci sono scuse per un gesto così crudele, soprattutto nei confronti di un animale che non rappresentava alcun pericolo. Siamo in contatto con la famiglia di Arturo e abbiamo offerto la nostra assistenza in questo momento difficile, oltre a sporgere anche noi denuncia per questa barbara uccisione». LNDC Animal Protection fa inoltre sapere di avere «già avviato le procedure legali per sporgere denuncia contro l’autore di questo terribile gesto. Secondo l’articolo 544-bis del Codice Penale italiano, chiunque cagioni la morte di un animale per crudeltà o senza necessità è punibile con la reclusione da quattro mesi a due anni. LNDC continua a chiedere che queste pene vengano inasprite e che il Parlamento si decida a discutere e approvare la proposta in tal senso che ormai giace da tempo inascoltata». La presidente Rosati conclude: «Questo episodio non è solo un dramma per la famiglia che ha perso il proprio animale domestico in modo così violento, ma è un segnale allarmante per la società in generale. Dobbiamo promuovere una cultura di rispetto verso tutte le forme di vita e garantire che chi si macchia di atti così crudeli nei confronti degli animali venga perseguito secondo la legge. Continueremo a vigilare affinché episodi di violenza contro gli animali siano prevenuti e, qualora si verifichino, affinché vengano prontamente denunciati. Il nostro impegno per la protezione dei diritti degli animali non si ferma davanti a episodi come questo, e chiediamo che le autorità competenti agiscano con tempestività per garantire giustizia».

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