Il Tirreno

Tutti in fila per il proprio fegato, è la giornata della Croce Rossa Italiana “Albiano in salute”

Tutti in fila per il proprio fegato, è la giornata della Croce Rossa Italiana “Albiano in salute”<br type="_moz" />

Grande successo dell’evento di prevenzione: 104 gli esami eseguiti

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Albiano Magra Circa il 50% delle persone di mezz’età risulta (anche se asintomatica e non in sovrappeso) affetta da steatosi epatica, ovvero quando nel fegato – detto in parole povere – c’è troppo grasso. È quanto emerso dalla giornata di prevenzione del fegato alla Cri di Albiano Magra, “Albiano in salute”.

I numeri e i professionisti

Tanti sono stati gli esami eseguiti: 104 sul fegato e oltre 80 con l’Abi per la prevenzione del piede diabetico. Intensa è stata l’attività del gruppo dei professionisti coordinati dal professor Ferruccio Bonino, patologo di fama internazionale autore principale, co-autore o senior delle pubblicazioni originali sulle scoperte del virus dell’epatite, D, C e B-HBeAg negativa; il professore è stato coadiuvato dall’epatologo Gabriele Ricco, dell’Unità operativa complessa di Epatologia, centro di riferimento regionale per le malattie croniche e il tumore del fegato dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana; dagli ingegneri Francesco Faita e Laura Di Lascio dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr e della squadra degli esperti di Movi Group di Milano, Luca Bassani, Vittorio Rubino, Marco Scotti. La squadra è stata affiancata da Eugenio Pina, medico di medicina generale molto noto ad Aulla e da Nino Giordano Giudicelli, medico di medicina generale e specialista in medicina interna, reumatologia e medicina nucleare. Oltre agli specialisti c’erano i volontari della Cri con in testa la presidente Rita Peroni.

Lo screening

«Questa nuova “edizione” gratuita del nuovo modello di screening della salute in Lunigiana – spiega il professor Ferruccio Bonino – è stata un successo. Grazie alle nuove tecnologie non invasive di imaging e algoritmi elaborati dall’intelligenza artificiale è possibile condurre molti screening della salute con accuratezza diagnostica; occorre però personalizzare gli screening in base alla storia individuale e familiare come abbiamo fatto qui. Per fare ciò è stata indispensabile la sinergia tra medici di famiglia, organizzazioni del volontariato, specialisti del sistema sanitario, esperti di comunicazione sociale e inter-specialistica. Ringrazio molto tutti gli operatori e mi complimento con gli organizzatori».

I dati

Ora con l’analisi scientifica dei dati verranno valutati gli esiti della serie di screening finora organizzati in varie località della Lunigiana in quanto è stata raggiunta una significativa numerosità del campione epidemiologico. I risultati saranno presentati in occasione di un prossimo convegno internazionale. Ma Cosa è scaturito? «Dall’evidenza operativa diretta – spiega il professor Bonino – risulta che circa il 50% delle persone di mezz’età (anche se asintomatica e non in sovrappeso) è affetta da steatosi epatica (accumulo di lipidi nel fegato). In tali soggetti già portatori del fattore di rischio (steatosi) ma non ancora di malattia, lo screening dell’elasticità epatica permette di identificare la presenza di un aumentata rigidità del fegato che segnala precocemente l’incipiente infiammazione epatica (steato-epatite) che può evolvere in malattia epatica progressiva verso la fibrosi, cirrosi e tumore nel fegato. Inoltre la steato-epatite si associa al rischio d’insorgenza/o progressione delle più gravi e frequenti patologie cardiovascolari, digestive, metaboliche e neuro-degenerative e neoplastiche. Questo tipo di eventi promozionali ha permesso di ottimizzare un modello sostenibile di interventi preventivi sul territorio che può essere riprodotto con costo-beneficio favorevole per i cittadini e il sistema sanitario». l

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