Il Tirreno

Pontremoli, per Cosimo Ferri quasi un plebiscito: consigliere nel “Csm” tributario

Pontremoli, per Cosimo Ferri quasi un plebiscito: consigliere nel “Csm” tributario<br type="_moz" />

È il secondo con più voti in Italia nel Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria

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Pontremoli Nuovo prestigioso incarico per Cosimo Maria Ferri: con ben 746 voti, è stato il secondo degli undici consiglieri neoeletti nel Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, organo di autogoverno di quel ramo della magistratura. Per semplificare, ma non troppo, il Csm della magistratura tributaria. In tutto i componenti sono quindici, quattro sono eletti dal Parlamento (fra questi, anche l’ex ministro della giustizia Alfonso Bonafede), il presidente sarà scelto tra i quattro membri di nomina parlamentare ma sarà votato da tutti e quindici i consiglieri. Un ottimo risultato per Cosimo Maria Ferri, che ha avuto tutti quei voti su una base elettorale composta da circa 2.700 giudici “del fisco” di cui il 60 per cento magistrati ordinari. Davanti a lui solo Raffaele Tuccillo, giudice del Tar, con 782 voti.

Fra i compiti del rinnovato Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, anche quello di governare la transizione verso la riforma voluta da Mario Draghi, che ha trasformato quelle che erano le commissioni tributarie in Corti tributarie, con un ruolo sempre più centrale nei rapporti con il cittadino. Attualmente, lo ricordiamo, dopo le dimissioni da consigliere comunale di Carrara e come indicato dalla riforma Cartabia, il dottor Ferri è rimasto magistrato ordinario, e lavora al Ministero della Giustizia. A questo lavoro ora affianca l’importante ruolo di consigliere nel “Csm” della Giustizia Tributaria.l

M.B.-F.F.



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