Pielle, così è ancora più bello: contro Salerno vittoria pazzesca all’overtime
Finalmente l’attacco gira: Leonzio è ancora immarcabile (29 punti), bene Del Testa
SALERNO. Un film. Di quelli che non sai bene se sono thriller o di paura. Ogni tanto chiudi gli occhi. Poi li riapri. Ma sul più bello, quando, non sai più cosa aspettarti, ecco la scena d’amore e il “vissero tutti felici e contenti”.
Se vivrà a lungo felice e contenta questa PL ancora non lo sappiamo, ma intanto si è presa una vittoria di quelle che pesano in modo pazzesco. All’overtime, dopo una battaglia, rimontando non una ma 5, 10 volte. Sempre sotto fino agli ultimi secondi.
Esordio vincente per Andrea Turchetto, nonostante l’assenza di Bonacini (problema a un piede). Dopo 15 giorni non può ancora essere la sua PL ma intanto qualcosa si vede. Soprattutto in attacco, dove la palla gira meglio (83 punti al 40’), si costruiscono tiri, i lunghi sono più coinvolti e quasi mai si arriva ai 20”. Da migliorare sicuramente la difesa, anche se Salerno ha tirato davvero con percentuali pazzesche.
Le scelte di Turchetto
Il nuovo coach non regala sorprese nel quintetto (considerando l’assenza di Bonacini): si parte con Venucci, Leonzio, Del Testa, Cepic e Klyuchnyk. Ma in realtà dopo 42” Del Testa è già in panca con due falli. Salerno va presto avanti sfruttando le amnesie difensive della PL che in attacco è tenuta su da Leonzio. Dopo 8’30” Turchetto ha già messo in campo 10 uomini, compreso il 2005 Sinagra, al debutto. Il primo quarto si chiude 25-19 con la PL che subisce un canestro su rimessa in 3 decimi e non riesce a mettere un minimo freno a Kekovic (13 punti ).
Problemi in difesa
Anche nel secondo quarto i problemi per la PL arrivano soprattutto nella propria metàcampo. Troppi gli uno contro uno sui quali ci si fa saltare, troppi i canestri subiti da ribaltamento sul lato debole. Salerno scappa (30-19), qui finalmente la PL inizia a servire con criterio i lunghi, prima Klyuchnyk e poi Vedovato, e la Toscana Legno torna a un tiro di scoppio (35-32). Ma la zampata non arriva, Salerno allunga di nuovo e va al riposo sul 47-39 con percentuali troppo alte: 13/19 da due e 6/11 da tre. E meno male che Leonzio sbaglia poco o nulla (14 punti con 2/2 da tre).
L’elastico e gli arbitri
Nel terzo quarto Salerno allunga di nuovo a vola a più 12 sul 64-52, qui arriva due triple di Del Testa e Venucci (più libero su un tecnico) e la PL torna a meno 5 (64-59). Ma qui ci mettono lo zampini gli arbitri che non fischiano un fallo grosso come una casa su una tripla di Lucarelli e dall’altra parte regalano due liberi a Salerno.
Alla fine del terzo quarto siamo ancora 67-59 ma le vere scintille devono ancora arrivare. Nell’ultimo quarto succede di tutto, Hazners inizia a far canestro e la PL pian piano torna sotto. Ogni pallone è una battaglia. A 1’30” dalla fine Salerno è ancora a più 5 (83-78) ma la PL firma l’aggancio (83-83) e con Leonzio a fil di sir ena.
L’overtime
Niente, neanche al supplementare c’è una squadra che prende il sopravvento. Turchetto se lo gioca con 4 piccoli più Kly. Apre Hazners da tre ma Salerno non molla, anzi a 1’20” dalla fine è ancora avanti di due (89-87) ma a 1’ dalla fine ci pensa il solito Leonzio con una tripla a ribaltarla (89-90). Qui non segna più nessuno, Chaves ha la palla della vittoria ma stavolta la PL difende alla grande, il rimbalzo è di Leonzio e Salerno non ha neanche la lucidità di commettere fallo. Finisce 89-90 per la gioia dei tifosi PL che si sono fatti 1192 km e hanno perso 2 anni di vita per il cuore usurato. Ma ne è valsa la pena.