Il Tirreno

Livorno

Violenza

Livorno, rapina in un negozio di via Grande: arresto-bis per una quarantenne

di Stefano Taglione
Il grande magazzino cinese "Aumai" di via Grande (foto d'archivio)
Il grande magazzino cinese "Aumai" di via Grande (foto d'archivio)

L'episodio è avvenuto da "Aumai": la donna ha tentato la fuga con due giacconi, dando poi in escandescenze davanti alla polizia. Era già finita in manette, per poi essere liberata con l'obbligo di firma, dopo un furto da 800 euro all’Esselunga. Ora è in carcere

2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. L’11 dicembre scorso era stata arrestata per aver rubato 800 euro fra cosmetici e dispositivi tecnologici all’Esselunga. Rimessa in libertà dopo l’udienza di convalida, per lei era stato disposto l’obbligo di firma dai carabinieri. Sono passati pochi giorni e la quarantenne Abla Khalfaoui – tunisina e da tempo residente a Livorno – è finita nuovamente in manette dopo una rapina avvenuta al negozio cinese “Aumai” di via Grande, in centro. Ora è nel carcere “Don Bosco” di Pisa, in regime di custodia cautelare e in attesa della convalida dell’operazione.

Cosa è successo

La donna, poco dopo le 18,30 di sabato 20 dicembre, è entrata nel grande magazzino orientale e, a un certo punto, si sarebbe impossessata di due giacconi. Ci sono stati momenti di alta tensione con i responsabili del negozio, dato che la quarantenne nordafricana ha cercato di fuggire. Poi è arrivata la polizia di Stato, con un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura diretto dal commissario capo Gabriele Nasca, che l’ha calmata a fatica, dato che era in escandescenze, arrestandola infine con le accuse di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Non è stato semplice, per gli agenti, riuscire a contenerla. Poi in qualche modo l’hanno accompagnata con la pattuglia nella caserma “Vittorio Labate” di viale Boccaccio. Dopodiché il trasferimento nel penitenziario pisano in attesa dell’udienza di convalida.

Il precedente

La donna, difesa dall’avvocato Nicola Giribaldi, non più tardi di qualche giorno fa era stata arrestata per un fatto analogo: un furto aggravato all’Esselunga di viale Petrarca. In questo caso, come aveva ricostruito l’Arma, aveva approfittato del viavai dei clienti nel supermercato durante il pomeriggio per tentare la fuga dalle casse automatiche con 800 euro di prodotti nascosti nelle buste della spesa. Dal sistema di videosorveglianza, però, gli addetti alla sicurezza l’avevano già colta sul fatto, fermandola fuori dalle casse. Poi la restituzione della merce e l’arresto da parte dei militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Livorno, comandato dal tenente Gianraffaele Di Risi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Primo piano
L’episodio choc

Cascina, bambina aggredita da tre Rottweiler: «Ecco come sono riuscito a salvarla» – Il racconto del finanziere eroe

di Redazione Pontedera
Speciale Scuola 2030