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A Livorno c'è Mamma Natale l'artigiana del fatto a mano: «Creare mi dà gioia e benessere»

di Francesca Suggi
A Livorno c'è Mamma Natale l'artigiana del fatto a mano: «Creare mi dà gioia e benessere»<br type="_moz" />

Moira Mazzoncini, la regina di “Gomitoli e bottoni” e la sua arte tramandata dalla nonna

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LIVORNO Tra “gomitoli e bottoni” c’è lei, Mamma Natale in persona. Durante le feste è la regina del Villaggio Proloco, l’accogliente sorriso che dà il benvenuto a grandi e piccini. E invece durante il resto dell’anno è un’artista del fatto a mano. Una regina della creatività che mixa stoffe, lana, tessuti per farne pezzi unici del fatto a mano. Che siano borse, guanti, copri spalle, tracolla.

«Mi faccio prendere la mano, vorrei tanto che questo fosse il mio lavoro, ma per adesso è un hobby», racconta la 57enne. Le sue vetrine sono la pagina Facebook e i mercati in giro per la Toscana. L’ arte del fatto a mano. Del riuso. «Lavorare con le nostre mani potrebbe essere la nostra ricchezza, far riaffiorare anche umanità, sorrisi e colori», va avanti lei che in questo periodo è alle prese con l’allestimento dell’attesa casa di Babbo Natale che a giorni apre. Come volontaria, ovviamente. E quel Villaggio così speciale, ecologico e sostenibile, nasce proprio grazie all’incontro di menti creative, tra cui quella di Mazzoncini.

«Tutto è iniziato una domenica mattina, in piazza Grande. Ero lì per montare il mio banco con la Proloco ma ha iniziato a piovere e aspettando l'evolversi della situazione siamo andati al bar a prenderci un caffè con la presidente Ombretta Bachini. Mettere assieme intorno ad un tavolo tante menti vulcaniche e creative è molto pericoloso – ci scherza su - Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per dare a Livorno qualcosa che non aveva per Natale e ci è venuta la splendida idea del Villaggio con la casa di Babbo Natale un po' speciale, diversa da tutte quelle che ci sono in giro. Creata da noi, dalle nostre mani dando vita alle nostre idee usando il più possibile, materiali di riciclo e riuso. Da quel giorno ci siamo trovati molte volte per definire e materializzare questo sogno e lì mi è stato proposto il ruolo di Mamma Natale. questo ha fatto sì che potessi godere dei sorrisi della gioia e meraviglia di tutti i bimbi che, in questi anni sono venuti a trovarci». Vederla lavorare è una magia. Che ha imparato dalla sua mamma oggi 77enne, che a sua volta ha respirato l’arte del fatto a mano dalla sua di madre. Generazioni a fare l’uncinetto, la maglia coi ferri. E poi tutto si tramanda.

«Sono nata come artigiana e poi diventata Mamma Natale – continua - L'una non esclude l'altra. Creo per hobby. Creare per me è sempre stato vitale, sin da piccola adoravo usare le mani e il mio cervello è sempre stato un vulcano. Adesso creo borse in stoffa e accessori non disdegnando restyling, lavori ai ferri ed uncinetto» . Quel che si impara da bambini non si scorda mai per lei che fa parte della Proloco da circa 10 anni come socio attivo e adesso, anche direttivo.

Fa fatica a raccontare la sua arte. «Sono auto didatta, non ho frequentato corsi, né scuole, nella mia vita ho rubato tanto osservando. Guardo, ci studio e poi provo fino a che non riesco. Il fatto a mano, l'artigianato sono molto importanti da passare e mi piacerebbe esserne capace ma purtroppo anche insegnare è un’arte».

E proverà a tramandare la sua arte Mazzoncini, da sempre supportata dalla sua big family formata da 4 figli maschi, un marito e due nipoti. «Il tempo per fare tutto questo me lo danno loro. Sono sempre stati molto indipendenti e mi hanno sempre supportato e sopportato. Sanno che si vive meglio con una mamma serena e appagata. Importantissimo per me è anche l'aiuto che mi dà nel realizzare le mie creazioni la mia super mamma Nadia Burielli. Renderci del tempo per fare le cose che ami è fondamentale». Moira Mazzoncini un suo regno ce l’ha. «Adesso ho un "laboratorio" dove mi rifugio ogni tanto per esprimere la mia creatività, è ,diciamo, il mio regno del caos. Lì ho le mie macchine da cucire, le stoffe, i filati e tutto quello che può servire. È difficile spiegare come creo, mi viene naturale, guardo la stoffa e mi viene l'ispirazione. Per realizzarle uso qualsiasi tipo di materiale facendo anche riciclo. Ogni tanto mi commissionano qualcosa di personalizzato». Per un lavoro Mazzoncini impiega anche 5 o 6 ore. «Si può andare da un porta moneta da 20 euro a una borsa a secchiello da 40 euro». E i suoi lavori stregano anche appassionati fuori Livorno e oltre regione. Fino ai turisti che passando da Livorno comprano le sue borse esclusive e le portano in giro per il mondo.l
 

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