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Igor Protti e la malattia, il video dopo la chemioterapia: «C’è stato un intoppo, ma continuo a combattere»


	Igor Protti 
Igor Protti 

In un video la bandiera del Livorno racconta la sua lotta contro il tumore

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LIVORNO. Dopo il messaggio con cui aveva reso pubblica la sua battaglia contro il tumore, Igor Protti è tornato a parlare. Lo ha fatto con un video condiviso nella mattina di sabato 12 luglio sul proprio profilo Instagram, direttamente da casa, dove è rientrato dopo un primo ciclo di cure. Volto sereno ma provato, parole cariche di sincerità: Protti ha voluto ringraziare pubblicamente chi, in questi giorni, gli ha fatto sentire il proprio affetto. E lo ha fatto in un modo che è solo suo: diretto, emozionato, mai banale. «Ciao ragazzi. Dopo il post di qualche giorno fa, sono stato inondato di messaggi e manifestazioni d’affetto da tutta Italia», esordisce Protti nel video affidato ai social.

L’abbraccio del calcio italiano

Il legame tra Igor Protti e il popolo del calcio è sempre stato profondo. Ma questa volta, a sorprenderlo, è stata la coralità dell'affetto. Non solo da parte delle tifoserie delle squadre con cui ha giocato, ma anche da realtà insospettabili. «A cominciare dallo striscione della curva nord di Bari, poi sono venuti i ragazzi della curva nord del Livorno sia sotto l’ospedale che sotto casa mia. Ieri è apparso anche lo striscione al Romeo Neri, a Rimini, che è casa mia. Ho visto striscioni anche a Messina». E ancora: messaggi dai tifosi della Lazio, del Napoli, da città in cui non ha mai militato, come Terni. Un affetto trasversale, che ha scavalcato rivalità e appartenenze. «Ho ricevuto affetto anche da tifosi di squadre contro cui ho disputato grandi derby. E se esistono grandi derby, come dico sempre, vuol dire che tra i rivali c’è grande rispetto. E questa è la dimostrazione», dice Protti.

Il primo ciclo di cure e la determinazione

Protti ha anche aggiornato sulle sue condizioni cliniche. Dopo l’operazione annunciata giorni fa, l’ex bomber ha appena concluso il primo ciclo di chemioterapia. Il percorso, come da lui stesso raccontato, non sarà privo di ostacoli. «Dopo l’intervento di cui vi avevo scritto qualche giorno fa ho concluso il primo ciclo di chemioterapie di 48 ore. C’è un piccolo intoppo per il momento, ma vediamo di superarlo». Una battaglia lunga, da affrontare con lucidità e forza. Ma anche con il supporto della sua famiglia e dei tanti tifosi che ogni giorno gli stanno accanto, anche solo con un pensiero o un messaggio. «Combatto e so di non essere solo. Insieme alla mia meravigliosa famiglia ci siete voi. Grazie, grazie davvero». 

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