Isola del Giglio, malore mentre fa il bagno: salvo grazie a un “gioco di squadra” e al defibrillatore
Il 62enne è stato soccorso dal bagnino e dai bagnanti tra i quali c’era il consigliere Poccia. Rianimato sulla spiaggia, è stato portato in ospedale con l’elisoccorso Pegaso 2
ISOLA DEL GIGLIO. «Lo abbiamo visto con la testa china nell’acqua e abbiamo subito capito che qualcosa non andasse e così ci siamo subito buttati in acqua».
Inizia così il racconto di Ivan Poccia, consigliere delegato a demanio, diportismo e sport del Comune di Orbetello che questa mattina ha tirato fuori dall’acqua, al Campese, un uomo di 62 anni colto da un malore. Questi in quel momento era solo in acqua e Poccia e altri bagnanti, quando lo hanno visto immobile con la testa nell’acqua, hanno lasciato la spiaggia e sono corsi verso di lui, portandolo a riva.
«Il respiro era flebile e il colore violaceo – dice Poccia – nel frattempo ci ha raggiunti anche il bagnino che era sulla torretta e sono state praticate le manovre di rianimazione grazie al defibrillatore ed è stato utilizzato anche il pallone ambu». Sulla spiaggia erano presenti anche medici che si sono subito prestati in attesa che arrivassero i soccorsi. Un gioco di squadra, insieme alle manovre messe in campo dal giovane bagnino, che hanno contribuito a salvare la vita all’uomo. Sul posto è arrivata l’ambulanza della Misericordia di Isola del Giglio che ha preso il carico l’uomo: al campo sportivo di Campese è atterrato l’eliambulanza Pegaso 2, che dopo poco si è alzata in volo con il bagnante a bordo diretta al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto.
Sono stati momenti molto concitati e di grande tensione emotiva. «Abbiamo tutti cercato di fare del nostro meglio – aggiunge Poccia ancora scosso da quanto accaduto – devo dire che l’obbligo degli stabilimenti ad avere un defibrillatore è stato determinante perché il soccorso è stato tempestivo. Devo ringraziare chi ha dato una mano nelle pratiche di rianimazione e anche il giovane bagnino Joele Rotolo per quello che ha fatto. Si è mosso con professionalità e scriverò al Comune di Isola del Giglio, proponendolo per una menzione per quanto ha fatto. Anche la presenza del bagnino che fa parte del piano collettivo di salvataggio pubblico privato è stata fondamentale». C’erano anche le forze dell’ordine.
Se da un lato tutti sono stati sollevati dal saper di aver salvato un uomo colto da malore, non è mancato chi, come l’ex sindaco Sergio Ortelli, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Pegaso 2, questa mattina, ha deciso di atterrare nel campo sportivo del Campese piuttosto che nella piazzola della Arenella. Una scelta forse dovuta anche alla praticità di dover recuperare un paziente proprio al Campese. L’atterraggio e la ripartenza di Pegaso 2 hanno sollevato, come sempre avvenuto anche in passato, molta polvere.
«Sono gli effetti collaterali di un intervento di emergenza per salvare una vita umana – ha scritto sulla sua pagina Facebook l’ex primo cittadino gigliese – E quella vita, grazie anche agli operatori tutti, è stata salvata. Stavolta i “solito noti” non hanno polemizzato come fecero con me oltre un anno fa, quando non si rendevano conto di cosa stavano blaterando. È una questione di responsabilità, che puoi sentire oppure no. Sappiate che – conclude Ortelli – il disagio a volte può servire a salvare una vita umana».