Porto di Livorno, videosorveglianza “atto secondo”
Riparte la gara d’appalto per l’implementazione del sistema di controllo a circuito chiuso finanziato con i fondi del Pnrr
LIVORNO. Riparte la gara per l’affidamento dei lavori di sviluppo e implementazione dell’impianto tvcc di sicurezza portuale a servizio del porto di Livorno. Sull’albo pretorio dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale è infatti apparso il nuovo bando, con i concorrenti che potranno partecipare attraverso la piattaforma telematica Start, mediante procedura aperta da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
La gara riparte perché nel precedente bando, che era stato emanato il 30 dicembre 2024, era stata riscontrata un’anomalia che avrebbe potuto determinare l’insorgenza di ricorsi. Il testo del bando è stato pubblicato nei giorni scorsi dall’ente e si trova, come di prassi, nella sezione “amministrazione trasparente”.
L’importo complessivo dell’impianto di videosorveglianza a circuito chiuso che interesserà parte dello scalo marittimo, andando a integrarsi con quello già presente, è stato stimato in 2.195.606,87 euro non imponibili IVA ai sensi dell’articolo 9, comma 1 numero 6, del DPR 633/1972, di cui euro 2.178.758,77 per lavori soggetti a ribasso ed euro 16.848,10 per costi della sicurezza non soggetti a ribasso. Nell’avviso pubblico si trovano sia il bando che il disciplinare di gara, resa possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) Next Generation EU – missione 2 componente 1 – che prevede, tra gli altri, interventi per lo sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo e che contempla, tra l’altro, il finanziamento dell’intervento di ammodernamento della rete telematica portuale.
Nella fattispecie, l’integrazione del sistema di videosorveglianza dello scalo marittimo livornese con impianti a circuito chiuso riguarderà in particolare le aree della Darsena Europa, per le quali si rende opportuno un livello di security di pari importanza di quello su cui possono attualmente contare gli altri spazi portuali.