Carrara, da Hollywood ecco il regista Stanley Tucci: elegge un piatto tipico locale «il top d’Italia»
E intanto la star di Hollywood ha lanciato il suo docufilm firmato Bbc e dedicato a Colonnata: è rimasto stregato dalla cucina di Maria Roberta Germani
CARRARA. Il lardo di Colonnata ha un nuovo estimatore eccellente. Che non solo apprezza la prelibatezza mentre se ne sta seduto nella piazzetta del paese ma comunica anche al mondo intero il visibilio del suo palato all’incontro con il salume Igp. È Stanley Tucci, attore e regista hollywoodiano, vincitore di due Golden Globe – per il televisivo Winchell e per un altro film tv, Conspiracy-Soluzione finale – noto per essere un gourmet.
Ora, nell’era in cui il tempo è misurato dalla velocità-cyber e lo spazio dalla Rete-tentacolare, possiamo immaginare quale potentissimo spot ne derivi per Carrara se un portento come Tucci dice che gli piace il lardo fatto nelle conche di marmo. E poi se, addirittura, assegna la palma d’oro del piatto della tradizione culinaria del Belpaese a una ricetta nostrana che il lardo autoctono esalta: parliamo del coniglio lardato, e in particolare quello che gli ha cucinato Maria Roberta Germani dell’Antica Larderia Mafalda di Colonnata, dove Tucci è stato “facendo onore” alla tavola.
Il docufilm
L’attore, che incassò una fama mondiale dal tandem con Meryl Streep ne Il Diavolo veste Prada, ha una passione tale per il buon cibo da averne fatto un sipario della sua professione. Ed ecco qua “Tucci in Italy”, serie documentaristica di cui lui è attore e autore prodotta dalla Bbc e distribuita da Disney Plus, lanciata a livello internazionale il 19 maggio, disponibile per la visione in streaming in diversi Paesi. È un viaggio culinario lungo lo Stivale in cui Tucci – che ha origini italiane, calabresi – esplora quel variegato sottobosco dei cibi e delle ricette tipiche di un luogo dai cui piatti irrompe un Genius loci che racconta il vissuto – l’identità – delle sue genti.
Dalle riprese a oggi
Tra maggio e luglio 2024, per girare video e riprese per la sua serie 2025, Tucci andò in Trentino e in Lombardia, in Abruzzo e nel Lazio. E in Toscana, dove fece tappa a Firenze, alla cena del giorno delle prove generali del Palio di Siena e all’Antica Larderia Mafalda di Colonnata, ospite del direttore di produzione Carlo Danesi e di Maria Roberta Germani, la mamma – guarda il caso – del regista e sceneggiatore carrarese, colonnatese, Fabrizio Cattani. In paese la presenza di Tucci e del suo staff – a fine giugno 2024 – non passò inosservata. Allora si seppe poco di cosa stesse combinando. Oggi si vedono i risultati: la visita alla Larderia Mafalda è diventata una puntata inclusa nella serie documentaristica.
Gli effetti
«L’episodio a noi dedicato – dice il regista Fabrizio Cattani – racconta in modo autentico la nostra attività e il territorio in cui operiamo. Ha riscosso un notevole interesse da parte del pubblico, per l’attenzione ai dettagli produttivi e l’approccio narrativo coinvolgente di Stanley Tucci. Abbiamo ricevuto diversi feedback positivi, da parte di clienti e di nuovi contatti, curiosi di conoscere la nostra attività. Ha generato un riscontro positivo in termini di immagine e reputazione». E Tucci «Si è rivelato una persona fantastica e umile – conclude – capace di mettere tutti a proprio agio con grande professionalità e gentilezza».
Lo spot
Non finisce qui. È il 27 giugno 2024 quando Stanley Tucci è alla larderia con la sua ospite Maria Roberta Germani, davanti a una padella in cui giace un coniglio “addobbato” con lardo di Colonnata. È l’ormai (ma lo era già) famoso coniglio lardato di Maria Roberta, che verrà poi cotto e mangiato con grande apprezzamento di Tucci. Ebbene, passano i mesi e il regista italo-americano non dimentica .. e in un’intervista in occasione del lancio internazionale di Tucci in Italy, a maggio, Today.it chiede al regista “qual è il piatto italiano che più gli è piaciuto nel suo tour gastronomico”, che ha attraversato cinque regioni del Belpaese. E lui cosa risponde? «Il coniglio con il lardo di Colonnata». Il top d’Italia e, visto che si tratta di lui, anche molto, molto di più.