Trovati morti i due alpinisti dispersi sul Gran Sasso: Cristian e Luca non ce l'hanno fatta
I due uomini erano scomparsi dopo essere scivolati in un canalone mentre scendevano dalla Direttissima al Corno Grande
GRAN SASSO. Si è conclusa tragicamente la vicenda dei due alpinisti dispersi domenica 22 dicembre sul Gran Sasso. Cristian Gualdi, 42 anni, e Luca Perazzini, 48 anni, entrambi originari di Santarcangelo di Romagna, sono stati ritrovati privi di vita. I
due uomini erano scomparsi dopo essere scivolati in un canalone mentre scendevano dalla Direttissima al Corno Grande.Le ricerche
Fin dalle prime ore del mattino, le ricerche si sono intensificate grazie all'intervento congiunto di squadre del Soccorso Alpino, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Le operazioni hanno visto il supporto di un’eliambulanza della Regione Abruzzo, con tecnici del Soccorso Alpino a bordo, e di un elicottero dei vigili del fuoco. Una trentina di soccorritori sono stati impegnati nel difficile compito di individuare i dispersi. La notizia del ritrovamento dei corpi è stata diffusa con cautela per consentire ai soccorritori di informare le famiglie delle vittime. Attualmente sono in corso le operazioni di recupero delle salme.
Le parole dei soccorritori
«È la prima vera giornata di bel tempo. Per questo faremo il possibile», aveva dichiarato Daniele Perilli, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico, sottolineando la determinazione con cui le squadre si sono attivate. Le ricerche hanno fatto uso di un dispositivo Sonar Recco, già impiegato con successo nel febbraio 2021 sul Monte Velino per localizzare un gruppo di escursionisti dispersi sotto una valanga. Il giorno precedente, nonostante il pericolo marcato di valanghe e le avverse condizioni meteorologiche, quattro finanzieri del soccorso alpino delle Fiamme Gialle erano riusciti a raggiungere il Vallone dell’Inferno, luogo dell'ultimo segnale di emergenza inviato dai due alpinisti. Tuttavia, le ricerche iniziali non avevano dato esito positivo. Questa tragedia si aggiunge a una lunga lista di incidenti che ricordano quanto siano impegnative e pericolose le escursioni in alta quota, soprattutto in condizioni climatiche avverse. L’intera comunità alpinistica si stringe attorno alle famiglie di Cristian e Luca, profondamente segnate da questa perdita.