Grosseto, mondo del pallone in lutto: trovato morto in casa calciatore 30enne
Era in casa con la madre, doveva iniziare domani la preparazione con il club amiatino: «Siamo sconvolti»
GROSSETO. Domani, 20 agosto, avrebbe iniziato la preparazione in vista della nuova stagione di Seconda categoria dopo aver superato le visite mediche. Ma a quel primo allenamento lui non ci sarà: la scomparsa di Luca Aluisi scuote profondamente il calcio dilettantistico locale: un lutto improvviso, che ha lasciato senza parole la comunità amiatina e quella del Viterbese. Ma più in generale il mondo del pallone.
Chi era
Il 30enne, operaio originario della provincia di Viterbo, è scomparso nelle scorse ore per un malore, da una prima ricostruzione: si trovava in casa con la madre. Un mese fa all’incirca aveva raggiunto la località amiatina per festeggiare con un aperitivo il trasferimento nel Castell’Azzara, in Seconda categoria: a poche ore dall’inizio della nuova avventura calcistica, la notizia choc.
Il cordoglio
Intanto, è stata disposta l’autopsia. Molti i messaggi di cordoglio, tra questi quello del Castell’Azzara sui canali ufficiali social: «L’asd Castell'Azzara è profondamente sconvolta dalla tragica notizia giunta questa mattina (19 agosto, ndr) della scomparsa di Luca Aluisi. Il giovane trentenne era pronto a vestire la nostra maglia e a iniziare con entusiasmo questa nuova avventura sportiva. La società si unisce con sincero cordoglio al dolore della famiglia per l'improvvisa perdita di Luca. Le nostre più sentite condoglianze ai suoi cari. Ogni allenamento, ogni partita, ogni gol: Luca sarà sempre con noi».
Il presidente del Marta, Massimo Natali, ha ricordato così il calciatore: «È stata una notizia scioccante. Luca è cresciuto con noi, ha giocato fin da piccolo e mostrato sempre passione e dedizione. Era un ragazzo garbato e sensibile, disponibile e presente anche nelle iniziative del paese. Sarà difficile superare questa tragedia, ma il suo ricordo resterà vivo in tutti noi».
La tragedia ha colpito anche Viterbo, come detto, città nella quale lavora il padre, Marco, agente della polizia locale. La sindaca Chiara Frontini ha commentato: «Non esistono parole per alleviare la sofferenza di un genitore. Ci stringiamo in un silenzioso abbraccio a Marco e ai suoi familiari per questa dolorosa e insanabile perdita».