Il Tirreno

Grosseto

Il “superponte”

Pasqua in Maremma, tanti clic ma prenotazioni lente: ci si affida ai vacanzieri last minute

di Massimiliano Frascino

	La campagna toscana (foto di repertorio)
La campagna toscana (foto di repertorio)

Gli agriturismi ricercatissimi in questi giorni sul web. Sul boom, però, ancora non ci sono certezze. Pesa soprattutto l’incognita del meteo

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GROSSETO. Toscana sugli scudi nelle visualizzazioni online in vista della prossima Pasqua, che quest’anno cade "alta", e quindi avrà tre ponti ravvicinati - Pasqua, 25 Aprile e Primo Maggio - che teoricamente con quattro giorni di ferie consentirebbero una decina di giorni di vacanza. Dietro alla nostra regione, le più cliccate sul podio sono Sardegna e Liguria.

Lo rende noto "Feries" - del gruppo HomeToGo - società leader nella ricettività extralberghiera online che attraverso i propri portali Internet (www.griturismo.it e www.casevacanza.it) ha monitorato le previsioni di viaggio per la prossima Pasqua, registrando grande interesse tra i turisti italiani ed esteri per le mete rurali.

Secondo le rilevazioni di Feries, inoltre, la durata media dei soggiorni per le vacanze primaverili si attesta sugli 8 giorni, con un budget di circa 160 EUR a notte ad alloggio.

Prendendo le mosse da qui, il Tirreno è andato a verificare dalle associazioni di settore di Cia, Coldiretti e Confagricoltura per capire quale sia il "sentiment" fra gli operatori agrituristici della provincia di Grosseto.

Che, proprio rispetto all’ospitalità rurale, è la seconda in Toscana per numero di attività - erano 1. 250 lo scorso anno - nella regione leader in Italia per questa tipologia di offerta extralberghiera. Con il record nazionale detenuto dal Comune di Grosseto, che annovera quasi 250 strutture agrituristiche in virtù della presenza del Parco regionale della Maremma.

Turismoverde

«A dire la verità - spiega Alessia Stella, responsabile di Cia Turismoverde che associa 450 aziende agrituristiche - in questa fase il sentimento generalizzato è che ci sia una carenza di domanda, con poche prenotazioni. D’altra parte, va tenuto presente il fatto che, negli ultimi anni soprattutto, i turisti sono abituati ad effettuare le prenotazioni last minute a ridosso dei periodi di ferie o dei ponti. Anche perché in questo periodo dell’anno influisce molto la variabilità del tempo e la brevità dei soggiorni, per cui le scelte vengono procrastinate fino all’ultimo momento utile. Ad essere favorite, inoltre, sono le strutture ricettive dotate di agriristoro. Mi auguro - conclude - che anche quest’anno venga confermata la tendenza positiva degli ultimi due-tre anni, nei quali, al di là delle inevitabili fluttuazioni della domanda, la vacanza negli agriturismi ha guadagnato molti consensi».

Terranostra

Se per numero di strutture quella di Siena è la prima provincia della regione, Grosseto ha invece il record dei posti letto disponibili, che superano i 7.000. Con una quota rilevante di strutture che mette a disposizione anche una variegata offerta di ristoranti e locali di degustazione dei prodotti tipici locali.

Antonio Baisi è il presidente di Terranostra, l’associazione di settore che fa riferimento a Coldiretti Toscana. «L’offerta agrituristica che si caratterizza per l’outdoor - spiega - è molto condizionata dall’andamento del meteo che determina spesso sia il periodo di soggiorno nelle strutture, sia i tempi di prenotazione generalmente posticipati all’ultimo momento utile, in modo per particolare nei periodi non di stagione piena nei quali è più facile trovare ospitalità. Un punto di forza che consente di attirare clientela anche se le previsioni del tempo non sono esaltanti, è costituito dall’originalità delle esperienze che vengono offerte. Le visite a frantoi, cantine e caseifici, piuttosto che i corsi di cucina o le degustazioni verticali stanno diventando molto attrattive per turisti sempre più curiosi e convinti della necessità di fare una full immersion nella vita rurale reale delle aziende. Allo stesso tempo è determinante la somministrazione di pasti. In questo per dire che anche all’interno di una stessa categoria di attività ricettive come gli agriturismi, e importante differenziare l’offerta per attrarre diverse tipologie di clientela. D’altra parte, è sempre più complicato fare una programmazione standardizzata, anche perché spesso vengono fatte cancellazioni oppure prenotazioni all’ultimo minuto. Siamo comunque soddisfatti e orgogliosi per il ritorno che abbiamo avuto sia in termini di reputazione che di presenze, e mi fa piacere che i dati della società Feries registrino un prolungamento del periodo di soggiorno in agriturismo dopo anni in cui il tempo delle vacanze si è accorciato».

L’ultima considerazione di Baisi riguarda la politica del pricing: «Come per tutte le attività produttive i costi fissi sono aumentati, e quindi anche i listini subiranno piccoli ritocchi. Ma ci siamo resi conto che i clienti non si fanno scoraggiare, se questo corrisponde alla qualità dell’offerta e alla possibilità di fare una esperienza reale».

Agriturist

Anche Agriturist, che rappresenta una sessantina di grosse aziende affiliate a Confagricoltura registra in questa fase lo stesso "mood". «Ad oggi - dice il direttore Andrea Mazzanti - nonostante i tanti contatti Internet le prenotazioni effettive sono poche. Si concentreranno tra il primo e il 15 di aprile, a ridosso dei ponti, quando si spera siano chiare le previsioni meteo a breve periodo. Quello di aprile è prevalentemente un mercato di clienti italiani, rispetto ai quali c’è qualche apprensione perché la situazione del potere d’acquisto delle famiglie è tragica, con stipendi fermi da ormai troppo tempo. Gli italiani, inoltre, sono restii a programmare le vacanze troppo in anticipo». 

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