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Follonica, l’allarme sulla droga: «La usano anche a 12 anni»

di Sara Venchiarutti
Follonica, l’allarme sulla droga: «La usano anche a 12 anni»

Il punto del Serd: in aumento chi assume più tipi di sostanze

01 ottobre 2024
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FOLLONICA. Le persone che si presentano al SerD di Follonica per dipendenza e abuso di sostanze stupefacenti la maggior parte delle volte hanno tra i 35 e i 54 anni. Il numero maggiore si “concentra” nella fascia 45-49.

«Ma l’età – avverte Fabio Falorni, direttore dell’unità operativa complessa farmacodipendenze della provincia di Grosseto e responsabile dell’unità funzionale SerD della zona Amiata Grossetana, Grosseto, e Colline Metallifere – si sta abbassando».

I nuovi utenti

Già i nuovi utenti, infatti, hanno più spesso tra i 20 e i 40 anni, con un’età media di 35 anni. «Ma l’abbassamento significa anche un’età più precoce di utilizzo di queste sostanze, che a volte avviene anche a 12-13 anni», aggiunge Falorni. A Follonica questi ultimi sono casi del tutto sporadici, «poi a volte – prosegue – ci chiamano i familiari per chiedere informazioni sul da farsi. I numeri sono bassi anche perché abbiamo più difficoltà nella presa in carico precoce. Purtroppo un po’ il SerD si porta dietro ancora uno stigma. Un po’ si tratta di un utilizzo episodico, esplorativo, ma che sarebbe importante intercettare da subito per evitare un suo consolidamento».

In realtà il fattore anagrafico non è l’unico a modificarsi. Ancora una volta «soprattutto tra i più giovani – spiega Falorni – stanno aumentando le doppie diagnosi con problematiche psicopatologiche. In pratica situazioni di uso di sostanze stupefacenti e alcol che mascherano e coprono problemi psicopatologici sottostanti come disturbi d’ansia, d’umore. In questi casi dobbiamo portare avanti anche un lavoro di “smascheramento” per capire cosa scatena il disturbo da uso di sostanze, che spesso ha appunto un ruolo auto terapeutico».

E questo è uno dei cambiamento. L’altro riguarda l’assunzione. «Sta aumentando – sottolinea Falorni – la quota dei poliassuntori, e cioè di coloro che utilizzano più sostanze: eroina associata a stimolanti, quindi a cocaina. Con l’alcol immancabilmente presente, o anche psicofarmaci che vengono prescritti e che poi vengono venduti al mercato grigio». Ed è in crescita anche l’uso della cocaina, un incremento dovuto in parte all’abbassamento dei prezzi.

Intanto al distretto sanitario di viale Europa, sede del SerD della città del Golfo, i numeri di utenti stanno tornando pian piano verso il periodo del prepandemia.

«Nel 2020 rispetto al 2019 – spiega il responsabile – abbiamo registrato una flessione imponente con un aumento di bisogno di salute non soddisfatto sia in ambito alcologico, sia nel settore del gioco d’azzardo patologico, sia nell’area delle dipendenze da sostanze lecite e illecite. Dal 2021 ad oggi – prosegue Falorni – abbiamo gradualmente recuperato i volumi di utenza trattata, ritornando ai numeri del 2019. A livello provinciale nel 2023 abbiamo seguito quasi 1.395 persone. Nel presidio SerD di Follonica invece gli utenti trattati – sempre nel 2023 – sono stati in totale 284 contro i 258 del 2022. Nel 2019 l’utenza globale arrivava a 302 cittadini e cittadine».

Sostanze stupefacenti

Per quanto riguarda l’abuso di droghe «nello specifico nel 2023 abbiamo seguito 200 casi da sostanza stupefacente», spiega Falorni. Ci si avvicina così ai dati del 2019, quando le persone in carico a Follonica erano 211. Nel 2022 erano invece 183. Il 2023 ha visto quindi diciassette casi in più in un anno, mentre nel 2021 erano 190.

«L’eroina – fa il punto Falorni – resta in assoluto la sostanza primaria, anche se negli anni sta diminuendo gradualmente la proporzione dei pazienti che la scelgono come sostanza di elezione. In percentuale si parla del 73% che utilizza oppiacei (tra cui l’eroina)». Percentuale che scende a circa il 34% dei nuovi utenti, cioè quelli che entrano in trattamento nell’anno solare, e il 67,4% da coloro che erano già in carico. «La cocaina invece – aggiunge Falorni – costituisce la sostanza di assunzione primaria per il 24,5%sul totale dei pazienti trattati e per il 38,5% nei nuovi utenti. La tendenza è in graduale aumento, anche per la caduta dei prezzi al consumo». Passando alla cannabis, l’accesso ai servizi dovuto a questa sostanza avviene per il 25% dei nuovi utenti. Rispetto agli utenti totali si supera di poco il 9%. «Nella nostra zona – aggiunge Falorni – non ci sono arrivate ancora segnalazioni di esposizione ai fentanili, oppiacei di sintesi 50 volte più potenti dell’eroina e spesso responsabili di overdose negli Stati Uniti».

Alcol e azzardo

Nel 2023 nell’ambulatorio di alcologia sono stati seguiti 55 pazienti, in costante aumento: nel 2022 erano 52, nel 2021 invece 50, nel 2020 erano 45. Anche qui si è praticamente ritornati ai livelli del 2019, quando in carico c’erano 58 persone. Però «l’elemento di maggiore criticità nella capacità di presa in carico – sottolinea Falorni – riguarda il gioco d’azzardo: nel 2023 abbiamo seguito solo 13 pazienti, nel 2022 erano 10 mentre nel 2019 erano 24. A livello nazionale c’è un divario notevole tra il bisogno di trattamento e le persone che effettivamente entrano in un percorso di cura. C’è tanto sommerso, e quindi un’ampia fetta di giocatori problematici che avrebbero necessità ma non rientrano nei percorsi».

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