Il Tirreno

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La riqualificazione

Firenze, alle Cascine qualcosa si muove: via al restyling dello Sferisterio – Il progetto e i costi

di Mario Neri

	L’interno dello Sferisterio delle Cascine
L’interno dello Sferisterio delle Cascine

Lavori per 300mila euro, nell’impianto calcio, tennis ma anche spettacoli

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FIRENZE. Quasi un anno fa, a gennaio, il recupero dello sferisterio delle Cascine veniva inserito nella lista delle priorità del Comune, accanto ai grandi temi della sicurezza, della gestione del parco e della riqualificazione delle sue strutture storiche. Allora si parlava di progetto pronto, di 300mila euro stanziati e di interventi «più urgenti» da avviare. Oggi, dopo mesi di carte, verifiche e passaggi tecnici, Palazzo Vecchio compie il passo decisivo: il progetto esecutivo per il restyling è stato ufficialmente approvato.

Non è un dettaglio formale. Con l’approvazione e la validazione ai sensi del nuovo Codice degli appalti, il restauro dello sferisterio entra nella fase operativa. Il cantiere, una volta affidati i lavori, avrà una durata stimata di circa sei mesi. Tempi certi, nero su bianco, che segnano la differenza più evidente rispetto a gennaio scorso, quando il rilancio delle Cascine era ancora soprattutto una cornice politica.

Le carte raccontano un intervento meno semplice di quanto potesse apparire. Il fulcro dei lavori è il grande muro del tamburello, alto quattordici metri, elemento identitario dell’impianto ma anche il suo punto più fragile. Per la prima volta, oltre al ripristino delle superfici, il progetto affronta il nodo strutturale con la “ritesatura” dei cavi dei contrafforti, affidata a ditte specializzate. Una scelta che pesa sul quadro economico e che spiega la presenza di una voce consistente per le opere specialistiche, assente nei precedenti interventi.

Il resto del progetto è restauro conservativo puro. Le facciate su via del Fosso Macinante, oggi segnate da distacchi di intonaco e degrado diffuso, saranno recuperate elemento per elemento: cornici, lesene, marcapiani, con malte a calce e coloriture minerali. Niente interventi spot, ma una mappatura puntuale del degrado, tradotta in computi e lavorazioni misurabili.

Chiarito anche il tema dell’uso. Non ci saranno nuove funzioni né trasformazioni dell’impianto, che resta vocato allo sport e in particolare al calcio o al tennis. Le planimetrie con le vie di esodo certificano che lo sferisterio resta compatibile con il pubblico spettacolo senza opere invasive. Potrebbe diventare la quinta per concerti ridotti rispetto a quelli del Visarno o altre iniziative. Insomma, si verifica la sicurezza, si razionalizzano i percorsi, ma non si altera l’assetto storico della struttura. Un passaggio fondamentale in un contesto vincolato come quello delle Cascine.

Dal punto di vista amministrativo, il progetto ha superato tutti i controlli previsti dal decreto legislativo 36 del 2023. La verifica tecnica ha dato esito positivo su completezza, coerenza, congruità dei prezzi e quadro economico. La validazione finale chiude il percorso: il progetto è cantierabile.

Nel mosaico del rilancio delle Cascine, tra fondazione di gestione, Pol Cascine e grandi partite ancora aperte come l’ex ippodromo delle Mulina, lo sferisterio diventa così uno dei pochi interventi pronti a trasformarsi in lavori veri. Non un’opera faraonica, ma un segnale concreto: a distanza di quasi un anno dagli annunci, qui Palazzo Vecchio è passato dalle intenzioni agli atti.
 

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