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Firenze, la denuncia choc di una turista: «Drogata in un locale e violentata»

di Matteo Leoni
Firenze, la denuncia choc di una turista: «Drogata in un locale e violentata»

Indagato un giovane degli Usa, accertamenti in corso da parte della polizia

11 giugno 2024
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FIRENZE. Violentata da un ragazzo che aveva conosciuto poche ore prima in un locale del centro storico di Firenze. Vittima dei presunti abusi, che risalgono alla notte tra il 4 e il 5 maggio scorso, una trentenne messicana. Sul caso, subito denunciato dalla donna, proseguono le indagini della polizia di Stato, che ha indagato per violenza sessuale un giovane di 23 anni, originario degli Usa. Il sospetto, avanzato dalla stessa turista, è che possa essere stata drogata.

I due si sono conosciuti in un locale di via delle Seggiole. Lei, appena arrivata in città per una vacanza e, dopo aver cenato in un ristorante, si era recata a bere in un locale. Qui, seduto al bancone, l’incontro col ventitreenne statunitense, anche lui in città per turismo. Hanno bevuto insieme alcuni cocktail, poi hanno concluso la serata nella camera di lui, in un bb di via Ghibellina. Ed è qui che sarebbe avvenuta la violenza sessuale. La donna, che ha dichiarato di avere solo vaghi ricorsi dell’accaduto, ha ripreso conoscenza la mattina successiva, quando si è ritrovata senza vestiti all’interno dell’ascensore della struttura ricettiva. Impaurita e in stato confusionale, ha chiesto aiuto al personale delle reception, che ha contattato il personale del 118, poi il trasporto all’ospedale di Careggi e l’intervento degli agenti della squadra volante della polizia. Il sospetto, avanzato dalla vittima e sul quale sono in corso accertamenti della polizia coordinata dal pm Giuseppe Ledda, è che il turista Usa possa averle messo della droga nel bicchiere , approfittando del fatto che lei si era allontanata un attimo: “Rientrata dal bagno ho continuato a bere in compagnia del ragazzo – racconta la donna – dopo però non ricorso più nulla, ho avuto un’amnesia transitoria”. “Non ricorso di aver pagato, non ricordo neanche di aver lasciato il locale, ho preso coscienza solo la mattina dopo”. Proprio per questo, parlando con gli investigatori, la ragazza ha avanzato il dubbio di poter essere stata drogata.

Il giorno successivo alla presunta violenza, la donna ha rintracciato il suo Iphone tramite il gps, nella camera di hotel del giovane, che in questo modo è stato identificato. Il ventitreenne, difeso dagli avvocati Andrea Corti e Alessandro Pagliai, ha confermato di aver passato la serata a bere e poi di aver avuto rapporti con la turista, a suo dire consenzienti.
 

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