Il Tirreno

Firenze

Il provvedimento

Nudo sul monumento a Firenze, Vaclav Pisvejc per due anni non potrà entrare nel centro città

Nudo sul monumento a Firenze, Vaclav Pisvejc per due anni non potrà entrare nel centro città

Il Daspo emesso dalla Questura interdice all'indagato la sosta e l'accesso in una molteplicità di luoghi del centro del capoluogo fiorentino

26 settembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE.  Daspo urbano per Vaclav Pisvejc, 56 anni, cittadino ceco, sedicente artista, che nella mattinata di domenica scorsa, completamente nudo, si era arrampicato sulla statua di Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, uno dei più celebri gruppi scultorei della città di Firenze, sull'arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri subito dopo l'azione con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, deturpamento di beni culturali e atti osceni. I carabinieri della stazione degli Uffizi hanno dato esecuzione oggi alla notifica di un'ordinanza del divieto di accesso ad aree urbane (cosiddetto Daspo urbano) nei confronti di Pisvejc, già noto alle forze dell'ordine per altri episodi de genere e considerato un imbrattatore seriale, che domenica. Con questo provvedimento, emesso dalla Questura, su proposta dei carabinieri, sono stati interdetti all'indagato, per la durata di due anni, la sosta e l'accesso in una molteplicità di luoghi del centro del capoluogo fiorentino. 

Negli ultimi anni Vlaclav Pisvejc è stato autore di diversi atti vandalici a Firenze. L'8 marzo 2022, con un blitz durato meno di due minuti, dipinse con i colori della bandiera ucraina il leone rampante dell'artista Francesco Vezzoli collocato in piazza Signoria. Il giorno prima in via della Vigna Nuova l'imbrattatore seriale aveva sostituito un cartello stradale di divieto di accesso con un altro dove sulla striscia centrale aveva scritto "Putin".

Il 12 marzo 2022 prese di mira la copia del David di Michelangelo sull'arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria: provocò danni per almeno 15mila euro dando fuoco al telo nero che copriva la statua come gesto di solidarietà con l'Ucraina. In quell'occasione il cittadino ceco venne arrestato per il reato di incendio doloso e portato nel carcere di Sollicciano; fu rimesso in libertà dopo tre giorni, con la misura del divieto di dimora a Firenze. Nel gennaio 2018 Vaclav Pisvejc imbrattò con la vernice rossa una scultura dell'artista Urs Fischer in piazza Signoria. Il 23 settembre 2018 aggredì la celebre performer Marina Abramovic, colpendola con un quadro in testa, nel cortile di Palazzo Strozzi all'uscita dalla sua mostra.

"L'ho fatto per l'arte", disse l'uomo per giustificare la sua aggressione. Nel gennaio 2020 si arrampicò sull'albero di Natale in ferro dell'artista Mimmo Paladino installato in piazza Santa Maria Novella. Nel settembre del 2021 Pisvejc aveva sfregiato l'installazione "Albero del Paradiso" di Giuseppe Penone in piazza della Signoria con una scritta sulla base dell'opera. Altri gesti dimostrativi a lui ricondotti: tappezzò di dollari le facciate dell'ex convento di Sant'Orsola e salì sul parapetto della terrazza degli Uffizi minacciando di gettarsi nel vuoto.

Primo piano
Il caso

Elba, una bomba in spiaggia: scatta la chiusura

di Claudia Guarino