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L’operazione

Falsi Labubu a prezzi «irrisori» in Toscana: così funzionava la “filiera” dei pupazzi contraffatti. Maxi-sequestro

di Redazione web

	L'intervento delle fiamme gialle
L'intervento delle fiamme gialle

Il blitz delle Fiamme gialle in provincia di Livorno e nel Pisano dove aveva sede il magazzino principale

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CECINA. I militari della compagnia di Cecina della Guardia di Finanza hanno sequestrato più di 8.000 giocattoli contraffatti, tra cui oltre 2.000 peluche Labubu, al centro di un mercato parallelo sempre più diffuso.

Il blitz

L’operazione, nata da controlli sul territorio per la tutela della sicurezza dei prodotti e il contrasto alla contraffazione, ha portato alla denuncia del titolare di un negozio del centro di Cecina e all’individuazione di una seconda base operativa a Pisa.

I Labubu, divenuti negli ultimi anni veri e propri oggetti di culto nel mondo del gioco e della moda, sono difficili da reperire negli store ufficiali e online se non tramite canali certificati. La scarsità dell’offerta, viene evidenziato nella ricostruzione delle fiamme gialle, e la crescente richiesta li «hanno trasformati in beni di lusso», riconoscibili per caratteristiche distintive come il numero dei dentini o la presenza di specifici foglietti illustrativi. Una rarità che ha alimentato un mercato illecito sempre più florido.

Proprio l’esposizione in vendita di peluche a prezzi irrisori e privi di segni identificativi ha insospettito i finanzieri di Cecina, che hanno sequestrato i pupazzi e deferito il commerciante all’autorità giudiziaria labronica. Gli accertamenti hanno poi permesso di risalire rapidamente alla filiera distributiva, conducendo a un punto vendita all’ingrosso a Pisa.

La filiera: come funzionava

Qui, durante una perquisizione, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto oltre 2.000 Labubu contraffatti, insieme a scatole per il confezionamento e componenti utilizzati per il loro assemblaggio. Un indizio evidente – sostengono le fiamme gialle – che l’attività non si limitava alla distribuzione, ma produceva direttamente i giocattoli, anche sfruttando il sistema delle blind box, le “buste a sorpresa” molto popolari nel settore. Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati più di 6.000 articoli – tra peluche, portachiavi, giocattoli e palloni da calcio – recanti marchi falsi di Disney, Marvel e importanti squadre di Serie A e internazionali.

All’interno del negozio, privo di autorizzazione alla rivendita di tabacchi, sono state trovate anche sigarette elettroniche prive del sigillo dei Monopoli di Stato, «ritenute potenzialmente pericolose per la salute». Per questo illecito è stata contestata una sanzione amministrativa.  

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