Cambia il sistema, è caos sui prelievi in Versilia: «Disagi e proteste, ora l’Asl intervenga»
Accettazioni e referti in tilt, la Fials non ci sta e sottolinea: «C’è anche chi ha dovuto ripetere l’esame...»
VIAREGGIO. Sono giorni molto complicati per chi deve fare i prelievi e gli esami di laboratorio all’Asl. Su tutto il territorio viareggino e versiliese, dall’ex ospedale Tabarracci alla Versilia nord passando per Camaiore, si registrano disagi e proteste degli utenti.
Le accettazioni agli sportelli sono in media abbastanza lente, ma il problema non si ferma qui: capita che i referti cercati al computer dagli operatori non riescano a collegarsi al prelievo fatto; di conseguenza il risultato dell’esame diventa introvabile. E costringe, talvolta, a ripeterlo.
Il motivo di queste disfunzioni sta nelle difficoltà che sta avendo il nuovo sistema operativo di gestione dei prelievi, introdotto dall’Asl a partire dal 2 dicembre. L’Asl, va detto, aveva avvisato che avrebbe potuto esserci qualche disagio legato all’introduzione del sistema, il cosiddetto “nuovo Lis”, già in vigore in altri territori dell’Azienda sanitaria. Ma le difficoltà, si era assicurato, sarebbero state temporanee e avrebbero comunque consentito un miglioramento futuro delle prestazioni.
Al momento non è così, e per rendersene conto basta andare nei vari centri prelievo dell’Asl dove si prendono gli appuntamenti. Nei giorni immediatamente successivi all’arrivo del sistema Lis, alcune agende erano state chiuse. Bloccando di fatto le prenotazioni con lo Zerocode, meccanismo che consente di prenotare su Internet e ricevere un numerino con cui poi ci si presenta agli sportelli. Sbloccato lo Zerocode, gli appuntamenti hanno ripreso il loro corso. Ma hanno registrato, appunto, difficoltà nell’accettazione e nella refertazione degli esami. «A Viareggio e un po’ ovunque in Versilia – dice Daniele Soddu, segretario provinciale del sindacato Fials – ci sono stati problemi quando gli utenti si presentavano agli sportelli, ma anche quando gli esami dovevano essere “recuperati” al computer dall’operatore. In pratica l’operatore non riusciva a trovare l’esame che aveva fatto l’utente. Per alcuni non è stato possibile risolvere la cosa, e quindi sono stati invitati a ripetere il prelievo. Con disagio evidente. Il personale Asl, a questo proposito, è stato richiamato al lavoro come straordinario per rimediare alla situazione. Personale che, ovviamente, si è messo a disposizione».
La novità tecnologica non sembra aver riscosso molto successo, al momento, e il Fials lo sottolinea: «Ci domandiamo perché vengano decisi dei cambiamenti informatici, come nel caso del Cup e ora dei prelievi, che di fatto provocano così tanti problemi. Oltre agli utenti, le difficoltà sono anche dei colleghi che devono gestirle, rivolgendosi continuamente all’assistenza. Sono servizi in appalto ad Estar che hanno motivazioni di riduzioni dei costi, più che di miglioramento delle prestazioni». Da qui la richiesta all’Asl «perché intervenga per contenere ed eliminare quanto prima i disagi, agendo sul piano tecnico ma anche su quello organizzativo». Restando in tema di sanità territoriale, Il Fials chiederà all’Azienda sanitaria un punto «sulle annunciate aperture delle Case di comunità e su quali prestazioni, e con chi, saranno a disposizione dei cittadini».
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