Carbonaie, avviata l’indagine per valutarne l’inquinamento
Viareggio, lo studio sarà il primo passo per progettare la bonifica dell’area
VIAREGGIO. Campionare e analizzare le acque sotterranee. E stilare una relazione completa e approfondita sullo stato del sito sulla base della quale sarà possibile per il Comune di Viareggio capire come agire per compiere una bonifica completa recuperando un’area verde e disinnescando una vera e propria bomba ecologica nel cuore del parco naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. È questo il compito che l’amministrazione ha affidato alla dottoressa Silvia Salvatori, esperta geologa chiamata a valutare le condizioni in cui verte l’area dell’ex discarica Le Carbonaie.
L’assegnazione dell’incarico è avvenuta nei giorni scorsi, con la determina firmata dalla dirigente del settore opere pubbliche e politiche ambientali Valentina Maggi. Lo scopo è semplice: effettuare uno studio ambientale completo e accurato che consenta di comprendere «l’evoluzione dello stato di contaminazione della falda – si legge nell’atto di nomina della geologa – mediante il confronto tra i dati idrochimici storici, reperibili negli atti, e quelli derivanti da nuove campagne di monitoraggio che saranno realizzate». Il motivo di questo studio è legato al fatto che il precedente servizio di monitoraggio sulla zona delle Carbonaie è ormai vetusto: risale infatti al 2013, ben 12 anni fa. Un periodo di tempo in cui il sito, che da troppo tempo attende una bonifica completa, potrebbe aver vissuto un peggioramento tale da rendere necessari interventi immediati per contenere l’inquinamento ambientale. D’altro canto già in passato la stessa Arpat aveva segnalato la presenza di liquami tossici (si era parlato di metano, solfuri e addirittura contaminazioni da metalli pesanti) ma da allora l’unico intervento effettuato nell’area è stata, nel 2016, una bonifica parziale del suolo. Mentre nel 2019 si era proceduto al sequestro di alcune aree per indagini. Di fatto, nessun intervento risolutivo o massiccio (in grado cioè di comprendere l’intera area delle Carbonaie) ha mai avuto luogo.
Il compito di mettere mano all’ex discarica per un’eventuale bonifica, ormai è appurato (anche da sentenze del Consiglio di Stato), è del Comune di Viareggio. Ma nonostante si siano espressi i giudici sullo stato di competenza della zona, niente si è ancora mosso: a lungo si è parlato di un progetto per bonificare l’ex discarica abusiva per strapparla al degrado e recuperala come zona di parco (peraltro già inserita nell’area protetta dell’ente Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli) ma, nei fatti, ad oggi quell’area resta un problema irrisolto e che, anzi, con il susseguirsi di episodi di abbandono di rifiuti è andato addirittura peggiorando.
Ora finalmente, dopo anni di attesa, qualcosa sembra muoversi: il nuovo incarico di indagine affidato alla geologa Silvia Salvatori permetterà al Comune – al netto dei tempi di svolgimento del monitoraggio, che potrebbero richiedere svariate settimane o addirittura alcuni mesi – di avere una fotografia aggiornata della situazione. E capire quindi come agire, sia nell’immediatezza (se il livello di inquinamento lo renderà necessario) che per avviare una progettazione seria e complessiva della bonifica.
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