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Viareggio, rimpasto in vista per la giunta: Del Ghingaro convoca tre assessori


	L'ingresso del Municipio di Viareggio
L'ingresso del Municipio di Viareggio

I consiglieri di Fratelli d’Italia potrebbero fornire supporto al sindaco: incontri previsti stamani

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VIAREGGIO. Si respira aria di cambiamento tra le mura del municipio di Viareggio. Una turbolenza che pare essersi acuita proprio negli ultimi giorni, e che sembrerebbe essere sfociata con la convocazione, prevista questa mattina in tre orari distinti, dei tre assessori della giunta (il vicesindaco Valter Alberici, Sandra Mei e Federico Pierucci) con cui – è ormai risaputo – il primo cittadino Giorgio Del Ghingaro ha avuto non poche frizioni nel recente passato. E che vedrebbe sul tavolo la spinosa questione degli equilibri di giunta in quest’ultima fase di amministrazione.

Ma andiamo con ordine. L’occasione di un rimpasto sembrerebbe arrivare alla luce del probabile – ma non ancora ufficiale – passo indietro dell’assessora alle risorse finanziarie Laura Servetti, dettato unicamente da motivi personali, le cui deleghe saranno assunte con tutta probabilità dallo stesso sindaco. Sebbene non sia dato sapere il reale motivo dell’incontro che si sarebbe tenuto (separatamente) con i tre assessori, per Del Ghingaro questa potrebbe comunque essere l’opportunità per rimettere mano alla giunta e modificare l’assetto della propria maggioranza, recentemente scossa dalla decisione del capogruppo David Zappelli di candidarsi alle regionali in lista con il presidente uscente Eugenio Giani: decisione da cui la maggioranza viareggina – di cui Zappelli continua a fare parte – ha preso in maniera perentoria le distanze.

Se dunque, in vista anche delle prossime amministrative, il movimento civico guidato dal primo cittadino è in cerca di un’alleanza più solida di quella attuale, ecco che lo scenario di un rimpasto potrebbe rivelare una certa concretezza. Giorgio Del Ghingaro infatti non potrà ricandidarsi (essendo questo il suo secondo mandato) e tra i nomi che circolano per la successione, quello che a oggi appare come il più papabile per ricevere l’imprimatur del sindaco sembra essere Alessandro Meciani, assessore allo sviluppo economico e al marketing territoriale. Una figura che piace al centrodestra, ed è proprio a questa parte dell’arco politico che Del Ghingaro sembrerebbe propenso a guardare.

Sia ben chiaro: si tratta, almeno per il momento, di fanta-politica, ma sul tema nelle ultime ore le indiscrezioni che trapelano dai corridoi del municipio e dagli ambienti della politica cittadina si sono accumulate a un ritmo che non può che far pensare che qualche meccanismo si sia effettivamente messo in moto. Nello specifico, le voci più insistenti parlano di un possibile accordo tra Del Ghingaro e Fratelli d’Italia, con il partito di Giorgia Meloni che sembrerebbe pronto a puntellare con i propri consiglieri il primo cittadino e ad appoggiare nella prossima campagna elettorale a Viareggio (forse in cambio di un sostegno nell’ormai imminente corsa alle regionali, a cui non prenderanno parte Del Ghingaro né l’Altra Toscana, trasformatasi in associazione) il futuro candidato civico indicato dallo stesso sindaco. Un accordo che però, almeno per adesso, non sembrerebbe essere ancora stato messo nero su bianco: da palazzo civico tutto tace mentre da Fratelli d’Italia si smentisce che qualcosa possa essere messo in cantiere prima dell’esito delle regionali. Ma uno spiraglio – questo è innegabile – ci sarebbe: lo dimostra il fatto che FdI sia stata l’unica compagine dell’opposizione a non firmare nelle scorse settimane l’atto con cui veniva richiesto un consiglio comunale per la risoluzione della spinosa questione che ha visto coinvolto il Circolo Velico di Torre del Lago e la Fondazione Pucciniano, e che ha portato tutti gli altri gruppi contrari alla giunta a unirsi in un unico fronte. Insomma: dopo il 12-13 ottobre in vista delle amministrative non è affatto da escludere che ci possa essere un’accelerazione in questa direzione.

C’è quindi soltanto da attendere? Il conto alla rovescia sembra essere già avviato, resta da capire solo quando avverrà la detonazione. Anche perché la mossa di un rimpasto non sarebbe da prendere alla leggera per Del Ghingaro: se tre nomi di peso come Alberici, Mei e Pierucci finiranno esclusi dalla giunta e sostituiti da assessori provenienti dall’area del centrodestra, è probabile che questo generi un terremoto tra quei consiglieri di maggioranza (e non sono pochi) più affini al centrosinistra che potrebbero far mancare il loro sostegno (potenzialmente vitale, numeri alla mano) all’amministrazione. 


 

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