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Versilia, nel litorale dei vip trovati depositi di falsi di lusso: potevano fruttare 60mila euro

di Matteo Tuccini

	La merce sequestrata dalla Finanza
La merce sequestrata dalla Finanza

Soprattutto borse che imitano i marchi più rinomati: le indagini stanno cercando di ricostruire la filiera di vendita

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FORTE DEI MARMI. Un mercato fiorente, quello dei falsi di lusso, a Forte e in generale in Versilia. Lo conferma l’ultimo maxi-sequestro della Guardia di finanza, con circa 1.400 prodotti - in prevalenza borse, ma anche cappelli - recuperati in tre diversi depositi scoperti in zona lungomare.

Merce contraffatta a imitazione dei marchi più conosciuti, da Louis Vuitton a Prada, passando per Dior e Gucci, che avrebbe potuto fruttare ai venditori da spiaggia più o meno 60.000 euro. Sono in corso le indagini della Finanza per ricostruire l’intera filiera del falso, dai procacciatori di questi prodotti alla vendita al dettaglio, e possibili "collaboratori" che abbiano facilitato il compito. Com’è noto a Forte, terra di boutique, la sensibilità sull’argomento è alta, e si avvisa continuamente il cliente che comprare merce taroccata può costare una multa salata.

I finanzieri del Comando provinciale di Lucca hanno intensificato, nel cuore della stagione estiva, i controlli sulle aree costiere a maggiore afflusso turistico.

L’operazione e la nota

«Negli ultimi giorni - si spiega in una nota - l’attenzione è stata rivolta in particolare alla riviera versiliese, dove il Gruppo di Viareggio ha predisposto servizi mirati a tutela della proprietà industriale e del made in Italy. Nel corso di alcuni mirati interventi svolti lungo il litorale di Forte dei Marmi, i militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato circa 1.400 articoli, tra capi d’abbigliamento e accessori, riproducenti le effigie di famosi brand dell’alta moda che, per modalità di rinvenimento, qualità del prodotto e fattezze risultano verosimilmente contraffatti. Sono attualmente in corso gli accertamenti per poter risalire ai produttori della merce e ricostruire l’intera filiera di distribuzione. L’operazione svolta - si prosegue - rientra tra i compiti istituzionali della Guardia di finanza quale polizia economico-finanziaria costantemente impegnata nella repressione degli illeciti in ambito economico sotto ogni forma, con particolare attenzione alla tutela del mercato, dei prodotti "made in Italy", della libera concorrenza delle imprese; ciò anche al fine di tutelare e proteggere il consumatore finale». 

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