Maxi-operazione antidroga anche in Toscana, 13 indagati: negli appartamenti trovate armi e munizioni
In corso dalle prime ore del mattino: coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia e antiterrorismo della Procura di Genova e condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Massa Carrara
Nelle prime ore di oggi, 15 luglio, i carabinieri di Massa Carrara – in collaborazione con il centro operativo della Dia di Firenze e coadiuvati nella fase esecutiva da personale dei reparti dipendenti del comando provinciale di Massa Carrara e da appartenenti al comando provinciale carabinieri di Lucca, La Spezia e Milano, al Nucleo elicotteri carabinieri di Pisa, ai Nuclei cinofili carabinieri di Pisa, Firenze e Villanova d’Albenga, alla compagnia carabinieri di Pisa – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, nei confronti di 13 indagati.
Le misure
Nove di questi sono destinatari della custodia cautelare in carcere, quattro sono stati raggiunti da diverso tipo di misura cautelare. Gli indagati sono accusati di essere componenti di un’associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, importazione dalla Spagna, trasporto, detenzione e vendita di hashish e marijuana.
Cosa dicono le indagini
Secondo la ricostruzione dei militari, l’associazione disponeva di mezzi per gli spostamenti e per il trasporto della droga (autovetture e camion), di strumenti per comunicare (telefoni cellulari, smartphone, schede telefoniche anche estere e sistemi di messaggistica criptati) e di luoghi dove stoccare e occultare la sostanza (appartamenti, cantine e box: nel dettaglio, in territorio toscano la droga veniva custodita in una cantina a Massa, in due autorimesse a Camaiore, in un appartamento con cantina a Cinquale di Montignoso, in un immobile a Serravezza e in un box sito a Sarzana).
Ritrovati armi, munizionamento e materie esplodenti. Le aree interessate dalla attività di spaccio erano nelle province di Massa Carrara, La Spezia, Lucca e Milano. Oltre al reato associativo, ai 13 indagati e ad altre sette persone sono contestati cinque episodi di importazione (consumata o tentata) di quantitativi anche ingenti di hashish e marijuana dalla Spagna e circa 20 episodi di detenzione e cessione di sostanza stupefacente, tutti commessi tra luglio 2020 e marzo 2023. È stata riconosciuta l’aggravante della transnazionalità.
Nel corso delle indagini erano già state arrestate in flagranza 18 persone e sequestrati circa 66 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, oltre a 4 pistole, ordigni esplosivi e munizioni, nonché 129mila euro in contanti.