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Viareggio, follia davanti al bagno Nettuno: feriti a colpi di bottiglia rotta. Cosa è successo e il racconto di quei minuti di paura

di Roy Lepore

	L'aggressore fermato in Passeggiata 
L'aggressore fermato in Passeggiata 

L’aggressore è un giovane che sembrava aver perso la testa in Passeggiata. Il titolare dello stabilimento e un barista lo hanno affrontato, aiutando a fermarlo

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VIAREGGIO. Momenti di panico nel primo pomeriggio di oggi in Passeggiata, davanti al bagno Nettuno: un giovane di origini nordafricane, in stato di alterazione e per motivi non chiari, ha scatenato il caos minacciando e ferendo almeno tre persone con una bottiglia rotta.

Il bilancio è appunto di tre feriti, di cui due portati al pronto soccorso del Versilia e un altro medicato sul posto: uno è Oreste Giannessi, titolare del bagno Nettuno; un altro è Simone Maiolani, titolare del bar Oasi e cognato dello stesso Giannessi. Entrambi hanno dovuto ricorrere alle cure del personale sanitario e dovranno fare ulteriori accertamenti, a causa dei morsi e dei tagli ricevuti su tutto il corpo. Non si conosce l’identità del terzo ferito, ma le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.

Secondo quanto riportato da testimoni, il giovane che ha perso la testa era aggressivo, sputava e offendeva. Pare che sia stato visto all’inizio in Passeggiata, e non è chiaro se provenisse dalla spiaggia. Fatto sta che il giovane ha rotto una bottiglia di vetro sul marciapiede e ha cercato di entrare all'interno del bagno. A quel punto è intervenuto il titolare del Nettuno Oreste Giannessi, che è rimasto ferito a un braccio dal colpo con la bottiglia di vetro, insieme al cognato, mentre un altro cliente ha subito una ferita meno grave, tanto che non è andato in ospedale. Sono intervenute un’ambulanza della Croce Rossa e una della Croce Verde di Lido di Camaiore, automedica e due gazzelle dei carabinieri, che hanno fermato il giovane.

«Abbiamo difeso i clienti da una possibile aggressione con una pericolosissima bottiglia rotta – dice Giannessi – Questa persona stava cercando di entrare all'interno dello stabilimento balneare e avrebbe potuto ferire chiunque. Come siamo abituati a lottare ogni giorno, da bagnino, balneare e commerciante non abbiamo arretrato, abbiamo difeso i nostri clienti. Grazie a corsi di autodifesa che ho fatto in gioventù, sono riuscito ad immobilizzare questo malintenzionato in modo che potesse gettare a terra la bottiglia ed evitare che potesse fare del male a chi si trovava vicino. Questo soggetto non guardava in faccia nessuno e pur di fuggire avrebbe certamente ferito qualcuno in modo ancora più serio. Abbiamo rischiato che finisse davvero male: se fosse riuscito ad entrare nel bagno con la rabbia che aveva chissà cosa avrebbe potuto fare. Tutto questo è avvenuto ovviamente in pieno giorno ed è molto grave». Un episodio che si aggiunge ai tanti ormai che si ripetono in questa zona della Passeggiata a pochi metri dal Molo.

«È stato davvero un momento di grande tensione – prosegue Giannessi – Per un attimo ho pensato che volesse fare del male a qualcuno all’interno del nostro stabilimento. Se ha rubato qualcosa? Non lo so, non posso dirlo con certezza. Quello che so è che è andata bene. Sulla questione sicurezza chiediamo la certezza della pena, niente di più e niente di meno».


 

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