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Bagnini obbligatori sulle spiagge, via ai controlli. A Viareggio alcuni stabilimenti restano chiusi

di Matteo Tuccini

	Daniele Bertacca, bagnino del Flora, in servizio (foto Paglianti)
Daniele Bertacca, bagnino del Flora, in servizio (foto Paglianti)

Via alla nuova sorveglianza quotidiana: verifiche della Capitaneria

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VIAREGGIO. «Ci sono più bagnini che clienti», dice beffardo Marco Daddio, presidente dei balneari di Lido di Camaiore. Da ieri, in Versilia come altrove, la sorveglianza quotidiana delle spiagge è obbligatoria: ecco perché i bagnini erano in servizio in gran numero, a fronte di una clientela un po’ scoraggiata dal sole incerto del fine settimana. Presente, come sempre, anche la Capitaneria di porto. Che è partita subito con i primi controlli, per verificare che la nuova ordinanza balneare fosse rispettata. Al momento in cui scriviamo, non risultano sanzioni. I militari guidati dal comandante Silvia Brini continueranno a ispezionare le spiagge, verificando che siano opportunamente vigilate con orario 9-19. Sembra, insomma, rientrato l’allarme lanciato nei giorni scorsi sulla carenza di bagnini, che avrebbe complicato la vita a vari stabilimenti, impossibilitati nell’ingaggiare personale a sufficienza.

La stagione è partita regolarmente; anche se in un clima non esattamente estivo – più da inizio primavera – e non per tutti. Già, perché alcuni bagni hanno deciso di restare chiusi. «A Viareggio non tutti gli stabilimenti sono aperti, ma parliamo comunque di una minoranza molto ristretta: il 99% di noi ha iniziato la stagione turistica – spiega Tommaso Magnani, presidente dell’Associazione balneari di Viareggio – Bisogna rendersi conto che non tutti gli stabilimenti sono uguali, non tutti hanno la stessa dimensione e la stessa “portata” in termini economici. Ecco perché ogni gestione valuta con attenzione il rapporto costi-benefici. Può darsi che alcuni abbiano visto che il meteo era un po’ incerto, e a quel punto abbiano rinunciato».

È possibile che ci siano balneari che non hanno trovato bagnini, e a quel punto hanno deciso di restare al palo perché non erano in grado di garantire la sicurezza? Non secondo Magnani. «Non credo – replica – e comunque dobbiamo tener presente che maggio è un mese un po’ strano. Capita che la temperatura non sia così calda, con la gente che è indecisa sul da farsi. Bene o male, noi vendiamo il sole». A Lido, dice il presidente Daddio, bagni tutti in pista. E alla fine le associazioni di categoria ricordano «che l’apertura obbligatoria per gli stabilimenti è a partire dal 15 giugno». Proprio così.

Per quanto possa sembrare contraddittorio e poco comprensibile, gli stabilimenti balneari sono obbligati da ieri a garantire la sorveglianza fronte mare, ma solo se decidono di stare aperti con i loro servizi. Chi vuole può tenere lo stabilimento chiuso fino al 15 giugno, termine indicato dalla Regione per l’inizio della cosiddetta stagione balneare. Nel caso in cui un bagno non fosse operativo quel giorno, allora rischierebbe la revoca della concessione. La domanda, diceva Antonio Lubrano, nasce spontanea: che senso ha prevedere una direttiva ministeriale che rende obbligatoria la vigilanza dal 17 maggio al 21 settembre, con orario 9-19, se esiste la possibilità concreta di disinnescarla subito, e quindi annullarne gli effetti positivi? Non sarà l’ennesimo pastrocchio tra legge nazionale e legge regionale, che complica come sempre tutto quello che riguarda i balneari? Magnani sospira: «È tutto molto complicato, quando riguarda noi...».

In effetti la situazione delle spiagge viareggine e versiliese è in un momento di grande confusione. Detto di Viareggio e Lido, a Marina di Pietrasanta e a Forte dei Marmi è scoppiato il caso delle spiagge comunali. Alla spiaggia libera di Motrone, dopo tante polemiche, da ieri c’è regolarmente la sorveglianza: l’arenile è stato dato in concessione alla società Kevin Beach. Società che voleva fare partire la sorveglianza nel mese di giugno; ma il sindaco Alberto Giovannetti ha imposto i bagnini come da ordinanza. A Forte le due spiagge di proprietà comunale stanno per cambiare gestore, dopo i bandi di gara indetti dal Comune. E mentre in paese si discute del cambiamento, i lavoratori che fino all’estate scorsa si preoccupavano di accogliere i clienti stavolta sono preoccupati per loro stessi, sostenendo di non poter garantire al momento l’operatività di due punti conosciuti e frequentati del litorale.

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