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Liceo accorpato, studenti e professori protestano: il sindaco di Viareggio è con loro

di Matteo Tuccini
Una protesta al liceo Carducci (foto d’archivio)
Una protesta al liceo Carducci (foto d’archivio)

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Il tema della riduzione del numero delle istituzioni scolastiche è all’ordine del giorno da almeno vent’anni, e di questo passo, tra poco più di un quinquennio, arriveremo ad un taglio di oltre il 40% di quelli che erano gli Istituti esistenti, e nemmeno a dirlo a rimetterci sono i territori, il personale, la didattica e gli studenti. Nel nome del “risparmio” si stanno andando a creare istituti sempre più grandi, dispersivi e privi di identità, una direzione che va in controtendenza rispetto all'esigenza di dare punti di riferimento solidi ai ragazzi in un mondo sempre più caotico e confuso» ad intervenire sul tema è il consigliere comunale della Lega, Alberto Pardini.

«Sia chiaro: non si può non essere d’accordo sul tema di una riorganizzazione efficace del sistema scolastico, oggi sottoposto anche alle linee programmatiche del PNRR, ma è necessario avere come punti cardinali di questo processo la salvaguardia della qualità e dell’efficienza del sistema educativo, e l’identità territoriale - spiega il consigliere - in tal senso è irricevibile la proposta di accorpamento tra il Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta e il liceo Carducci di Viareggio, due realtà diversissime per territorio e offerta formativa la cui gestione, logistica e didattica, sarebbe ben complicata. Concordo con chi propone, in modo molto più funzionale e ragionevole, una deroga al Carducci in quanto “liceo Storico” sulla falsariga di quanto avvenuto per il Galilei di Firenze, oppure in alternativa un accorpamento con lo scientifico Barsanti e Matteucci».

«Al netto di tutte le considerazioni è però imprescindibile che i territori e le Istituzioni locali si attivino per anticipare il verificarsi di situazioni come questa che, ricordo, colpisce anche gli Istituti comprensivi delle scuole primarie, di primo e secondo grado, e dell’infanzia, di modo da scongiurare nei prossimi anni accorpamenti innaturali e controproducenti per personale, studenti e famiglie. In questo caso serve che la Versilia tutta faccia squadra in Conferenza zonale e si opponga alla scelta della Provincia - conclude Pardini - ad ogni modo sul caso specifico ho già coinvolto i nostri consiglieri provinciali e il consigliere regionale Baldini affinché si attivino sul tema, anche con atti di indirizzo in sede di Consiglio provinciale e regionale».



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