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Saldi in Toscana 2026: la data d’inizio, i consigli e le cinque cose da sapere
di Redazione web
L’inizio del nuovo anno, come di consueto, coincide anche con il via al periodo dedicato agli sconti
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FIRENZE. Saldi invernali, ci siamo: il conto alla rovescia è vicino all’epilogo. Nel Granducato, infatti, come altre regioni italiane Toscana, si parte il 3 gennaio 2026: per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data d’inizio saldi.
Confcommercio, assieme a Federazione Moda Italia, come ogni anno sui vari canali ha stilato un vademecum in vista della data d’inizio. E dunque:
- Cambi: «La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso, scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto».
- Prova dei capi: «Non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante».
- Pagamenti: «Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless».
- Prodotti in vendita: «I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo».
- Indicazione del prezzo: «Obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale».
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