Toscana, secondo caso di morte volontaria assistita: applicata la nuova legge sul fine vita
Il paziente, affetto da una grave patologia, ha scelto di concludere la vita nella propria casa
Nei giorni scorsi, una giovane persona affetta da una patologia molto aggressiva ha scelto di ricorrere alla morte volontaria medicalmente assistita presso la propria abitazione.
Si tratta del secondo caso nel territorio della ASL Toscana nord ovest e il primo dopo l’entrata in vigore della Legge Regionale 16/2025, che disciplina il fine vita. La norma assegna al Servizio Sanitario Regionale il compito di fornire dispositivi e farmaci ai pazienti aventi diritto. Il primo caso in assoluto in Toscana dopo l’introduzione della legge fu quello dello scrittore e giornalista Daniele Pieroni.
La procedura
Secondo quanto riferisce la ASL, la procedura si è svolta nel pieno rispetto delle norme, garantendo tempi certi e brevi grazie al lavoro congiunto tra Commissione Multidisciplinare e Comitato per l’Etica nella Clinica.
Il paziente ha potuto affrontare la decisione con consapevolezza, congedandosi serenamente nella propria casa e con il sostegno della famiglia. Gli operatori sanitari hanno curato non solo gli aspetti tecnici ma anche la dimensione relazionale, per assicurare umanità in un momento così delicato.
Il Comitato per l’Etica ha verificato i requisiti e autorizzato la procedura, mentre la ASL ha fornito gratuitamente i farmaci necessari, come previsto dalla legge.
La Toscana è la prima regione in Italia ad aver approvato una legge sul fine vita, introducendo regole chiare e tempi definiti per chi decide di percorrere questa strada.