L’incidente
Dal canile di Volterra a una nuova vita, la dolce Giorgia e gli altri cani in cerca di casa
Al canile di Volterra ci sono animali in attesa di adozione. Ecco l’impegno dell’associazione Gavol e dei volontari
Quando Giorgia è arrivata al canile di Volterra (Pisa) in tv stavano trasmettendo il Festival di Sanremo. Lei è una maremmana dolce come il miele, tenera, ma sofferente e non sa che il suo nome lo deve proprio alla cantante romana che in quel momento si stava esibendo sul palco dell’Ariston.
Giorgia, salvata durante Sanremo: una maremmana in cerca d'amore
«Era febbraio quando è stata ricoverata Giorgia, una pastorina maremmana di due anni, abbandonata insieme ad altri tre maremmani. – racconta Elena Ceppatelli, volontaria della struttura – . Due sono arrivati in canile e gli altri due non sono stati recuperati. Sono socializzati e molto buoni, ma lei, Giorgia, non ha mai avuto cure di base così è collassata da malattia da zecca e da altre patologie relative ai parassiti, anche se una volta arrivata in canile i parassiti sono stati debellati, ma purtroppo era tardi, lei aveva già la malattia con febbre e polmonite. Per lei stiamo cercando uno stallo».
Giorgia in canile non può stare, ma intanto i volontari e i veterinari si occupano di recuperare la salute della maremmana. Oggi Giorgia sta meglio, – aggiunge Ceppatelli – . Ha ripreso a mangiare con gusto e ha cominciato ad uscire, anche se per lei serve un’adozione del cuore, del resto basta guardarla per esserne conquistati». Una storia in parte a lieto fine, ma perché davvero si possa dire che è finita bene serve una adozione.
Ferite nel cuore e nello sguardo: l’accoglienza al canile di Volterra
Ogni volta che entrano al canile hanno il cuore spezzato, a volte non solo ferite emotive. Hanno negli occhi storie di abbandoni, come se fosse rimasta impressa quell’ultimo momento in cui vengono lasciati lontani da ogni affetto, da ogni carezza. Altri ringhiano, impauriti, mugolano come un silenzioso pianto. È grazie all’abbraccio dei volontari dell’associazione Gavol Odv che si occupa del canile di Volterra, se i cani riprendono piano piano la fiducia nell’essere umano. I volontari si occupano amorevolmente degli animali. E quando vengono adottati nei loro occhi riscoprono la voglia di essere di nuovo abbracciati in una famiglia da tornare ad amare.
Elena, una vita tra animali e adozioni consapevoli
Elena Ceppatelli è una volontaria di lungo corso. «Sono volontaria da dieci anni – racconta – . Ho iniziato venendo in canile e poi mi è stato difficile staccarmi da questi animali e oggi mi occupo anche dei gatti e di preparare il materiale di comunicazione sui social per le adozioni. Spesso le persone che arrivano al canile hanno visto la foto di un cane da adottare. Ci teniamo che l’adozione sia consapevole e quindi che cane e famiglia si trovino sulla stessa linea, devono andare d’accordo».
Le storie degli animali si incrociano con la vita quotidiana dei volontari e ogni giorno ci sono nuovi arrivi. Nel 2024 ci sono stati undici ingressi, le adozioni nello scorso anno sono state 19 di cui 15 dal canile e quattro come cessioni di proprietà che i volontari sono riusciti a non far passare dal canile. È stato un buon risultato, ma molto faticoso. «Accade spesso che venga adottato un cane – spiega Ceppatelli – ma poi subito ne arrivano altri abbandonati, cuccioli oppure adulti in pessime condizioni”. L’ultimo cucciolo è un pastore maremmano. Un batuffolo bianco con gli occhi enormi e pieni di speranza. Si lascia coccolare dai volontari che lo hanno aiutato a crescere e poiché era molto piccolo è stato allattato dalla “mamma” umana alla quale si è affezionato. Per lui sarà più facile trovare una casa, una famiglia nella quale crescere ed essere tranquillo.
I cani invisibili: quelli che nessuno vede
A volte non è così. Per qualcuno il box del canile diventa la propria casa. Per sempre. «Sono gli animali più timidi ad avere difficoltà nell’adozione – spiega Ceppatelli – ; per quelli più estroversi, invece, è più facile trovare una famiglia». E poi ci sono quelli sofferenti, animali maltrattati, mai curati che portano non solo nel fisico, ma anche nella loro storia il peso di una esistenza difficile. Balù è stato un cane, tutto sommato, fortunato: dopo una vita piena di ostacoli ha trovato l’abbraccio della famiglia. Lui è un segugio arrivato in canile e per due anni ha condiviso gli spazi della struttura con altri animali, poi due anni fa è stato adottato cambiando contesto e situazione, ma Balù si è adattato immediatamente diventando un “cane da città” oggi è un passeggiatore felice e tranquillo con la sua famiglia di umani. Diversa, invece la situazione per un Bracco arrivato perché “inadatto alla caccia”. «Ha un passato poco felice – conclude Ceppatelli – ma è un cane molto curioso e simpatico e sono convinta che troverà la famiglia giusta». Siamo sicuri che la troverà. L’associazione Gavol ha una pagina Facebook con le immagini dei cani da adottare del canile di Volterra e mette a disposizione i contatti per l’adozione: 329 0952906, 349 6657286, 346 5835885.