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L’incidente

India, aereo diretto a Londra si schianta dopo il decollo: dopo ore di ricerche spunta un superstite, oltre 200 morti – Video


	L'aereo che si è schiantato in India
L'aereo che si è schiantato in India

Secondo le prime valutazioni tecniche, il velivolo non avrebbe preso quota correttamente, e alcune riprese amatoriali lo mostrano in volo instabile a bassa altitudine prima dell’impatto

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Un volo di linea diretto a Londra Gatwick è precipitato poco dopo la partenza dall'aeroporto di Ahmedabad, nell’India occidentale, causando una tragedia di proporzioni drammatiche. L’aereo coinvolto è un Boeing 787 Dreamliner, partito alle 13:38 ora locale, con 242 persone a bordo, tra cui 230 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio.

Il disastro

Il velivolo è caduto a meno di due minuti dal decollo, schiantandosi in un'area urbana nei pressi di un edificio adibito a residenza per studenti di medicina. Alcuni testimoni riferiscono di corpi carbonizzati disseminati lungo la zona dell’impatto e abitazioni gravemente danneggiate. Finora sono stati recuperati 208 corpi, ma non è ancora chiaro quanti appartengano a passeggeri e quanti a persone che si trovavano a terra al momento dell’incidente. Almeno cinque giovani studenti sono rimasti uccisi, mentre decine sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali vicini.

L’unico sopravvissuto

Secondo i media locali, l’unico sopravvissuto è un uomo di 40 anni, Vishwash Kumar Ramesh, cittadino britannico di origini indiane. Era seduto nel posto 11A. Ricoverato con traumi multipli, ha raccontato ai giornalisti che lo schianto è avvenuto pochi istanti dopo un forte rumore sentito a bordo.

Le ipotesi sull’incidente

Il sistema di tracciamento Flightradar24 ha perso il segnale del velivolo pochi istanti dopo il decollo. L’aereo volava a circa 322 km/h quando è scomparso dai radar. Secondo le prime valutazioni tecniche, il velivolo non avrebbe preso quota correttamente, e alcune riprese amatoriali lo mostrano in volo instabile a bassa altitudine prima dell’impatto. Sotto indagine ci sarebbero i flap delle ali, che secondo gli esperti non risultavano nella posizione corretta per il decollo. Le autorità stanno anche valutando la possibilità di un grave guasto meccanico o un errore umano.

Le autorità confermano: “Chiamata di emergenza prima dell’impatto”

La Direzione generale dell'aviazione civile indiana (DGCA) ha confermato che l’equipaggio aveva lanciato un SOS prima di perdere ogni comunicazione con la torre di controllo. Al comando del volo c’era il capitano Sumeet Sabharwal, con oltre 8.000 ore di volo, affiancato dal primo ufficiale Clive Kundar.

A bordo cittadini di quattro Paesi

Il Boeing trasportava viaggiatori provenienti da più nazioni: 169 cittadini indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e un canadese. Non risultano cittadini italiani tra le vittime, come confermato dalla Farnesina.

Le parole di Air India e del primo ministro Modi

Air India ha rilasciato un comunicato ufficiale sui propri canali: «Siamo profondamente addolorati. Il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime. Stiamo lavorando con le autorità per fornire assistenza e chiarimenti». Anche il primo ministro Narendra Modi ha espresso cordoglio: «Un dolore indescrivibile. Siamo al fianco delle famiglie colpite».

Le indagini internazionali

Un team composto da esperti statunitensi della NTSB, tecnici di Boeing e del produttore dei motori dell’aereo si unirà alle indagini. Il Boeing 787 è uno degli aeromobili più utilizzati per tratte internazionali e la sua sicurezza è considerata tra le più alte al mondo. L’incidente rappresenta un duro colpo per Air India, compagnia recentemente rilanciata dal gruppo Tata, in un momento in cui il Paese punta con forza sullo sviluppo del trasporto aereo.

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