Il Tirreno

Toscana

L’aggiornamento

Maltempo, le zone della Toscana più colpite negli ultimi minuti e perché dobbiamo sperare nel calo termico

di Tommaso Silvi

	A sinistra la pioggia caduta in Toscana alle 16 di venerdì 14 marzo; a destra l'immagine satellitare 
A sinistra la pioggia caduta in Toscana alle 16 di venerdì 14 marzo; a destra l'immagine satellitare 

Il punto della situazione alle 16 di venerdì 14 novembre a cura del Centro Meteo Toscana

2 MINUTI DI LETTURA





La Toscana flagellata dal maltempo. In alcune zone piove ininterrottamente da 24 ore. E nel pomeriggio di venerdì 14 marzo la situazione è ai massimi livelli di criticità. Ma cosa c’è da aspettarsi tra la serata e le prime ore di sabato 15 marzo? A fare il punto della situazione è il Centro Meteo Toscana, che ogni giorno segue l’evoluzione meteorologica sulla regione. 

Il punto della situazione

«Continua a piovere incessantemente sulla stessa area colpita dal temporale autorigenerante da molte ore. Le precipitazioni a carattere intenso – spiega il Cmt – hanno causato accumuli significativi di pioggia in diverse località della Toscana». Ecco alcuni dati pluviometrici delle ultime 24 ore: 17 località monitorate dal Centro funzionale regionale hanno superato i 100 millimetri di pioggia. La località di Vaglia (FI) ha registrato un accumulo di 175 millimetri, insieme ad altre zone delle province di Pisa, Firenze e Prato. Nelle ultime tre ore, le piogge più intense si sono concentrate vicino alla costa: Gabbro (LI) 48 millimetri e Santermo (PI) 38 millimetri. 

La previsione

Il Centro Meteo spiega: «Le precipitazioni continueranno per almeno altre 3-4 ore, con ulteriori accumuli stimati tra 30 e 50 millimetri sulle stesse zone. Se la situazione evolverà favorevolmente, questi quantitativi dovrebbero rimanere gestibili per il fiume Arno, attualmente il principale sorvegliato speciale. Per quanto riguarda la situazione del Fiume Arno: a Pontedera, la piena ha raggiunto 2200 mc/s. A Empoli, il valore attuale è di 2000 mc/s. Entrambi i livelli superano la seconda soglia di guardia. Si tratta di valori notevoli che richiedono massima attenzione, poiché i terreni saturi e la forza dell'acqua in transito aumentano il rischio di cedimenti strutturali. Per mitigare la situazione, è stata attivata la cassa di espansione di Roffia a San Miniato, e anche lo Scolmatore dell’Arno».

La speranza

«I corsi d’acqua secondari  – spiega in conclusione il Centro Meteo Toscana – stanno faticando a defluire a causa della piena del fiume principale. Per questi, l'unica speranza è che le precipitazioni cessino il prima possibile. Il calo termico in atto potrebbe contribuire a ridurre l'intensità dei fenomeni meteorologici. Questo rappresenta un timido segnale di speranza in una situazione che resta comunque critica. L’evoluzione delle prossime ore sarà decisiva per comprendere l'entità degli impatti e le eventuali misure di emergenza necessarie».

L'allerta rossa 

Le previsioni

Maltempo in Toscana, quanto dobbiamo ancora soffrire? Non è finita, l’incubo continua anche sabato 15

di Tommaso Silvi
Sani e Belli