Il punto più buio d’Italia è in Toscana: ecco dove è possibile “toccare” il cielo
In Maremma prende corpo l’idea del turismo legato all’astronomia
E se l’astronomia diventasse un’attrazione turistica? In Toscana l’idea prendere corpo. Gianluca Masi è un astrofisico e non ha alcun dubbio sul fatto che il cielo sia una risorsa turistica al pari dei monumenti o dei paesaggi terrestri. È arrivato a Manciano un anno fa perché qui, in località Montauto, sembra incredibile, c’è il punto più buio dell’Italia peninsulare. E quindi perché non sfruttarlo non solo per la ricerca ma anche a fini turistici?
Astroturismo
«A livello internazionale – spiega Gianluca Masi – l’astroturismo è un filone che tutti conoscono anche in quei paesi in cui il bel tempo non è certo una delle caratteristiche principali. Quando sono arrivato a Montauto per le mie ricerche, me ne sono innamorato: realmente è il luogo con meno inquinamento luminoso che esista in Italia e soprattutto si può ammirare il firmamento come solo i nostri nonni potevano vedere. Addirittura abbiamo strumenti speciali per consentire di osservare il cielo sopra Manciano da tutti i luoghi del mondo».
L’iniziativa
Con l’amministrazione comunale e con il sindaco Mirco Morini, Masi ha quindi organizzato la prima iniziativa che apre a un percorso astroturistico toscano: nella notte tra l’11 e il 12 agosto sarà una notte magica con il picco di stelle cadenti. E nel buio più buio (dalle 21,30) si potrà vedere uno spettacolo mai visto. Per informazioni e prenotazioni contattare il Comune di Manciano.