Prato, il Pd corteggia l’ex procuratore Nicolosi in vista delle elezioni comunali
C’è voglia di candidati civici anche a destra: si pensa alla presidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli, che però smentisce
PRATO. Come Michele Emiliano a Bari o Luigi de Magistris a Napoli, anche la nostra città potrebbe avere un magistrato, stavolta in pensione, come sindaco. Per il Partito democratico pratese probabilmente sarebbe la soluzione ottimale, perché già alle scorse elezioni regionali il segretario Marco Biagioni aveva chiesto di candidarsi a Giuseppe Nicolosi, già procurarore capo per 8 anni al Palazzo di giustizia di viale della Repubblica, ma aveva però ricevuto un no grazie. Per la poltrona di primo cittadino infatti, la prestigiosa candidatura di Nicolosi non troverebbe obiezioni da nessuna delle varie correnti che proprio in questi mesi stanno logorando il Pd locale. Per i seguaci della Schlein con in testa il segretario “a tempo” Biagioni, sarebbe un’ottima soluzione dato che non ha candidati spendibili, a parte Diego Blasi, attualmente responsabile della segreteria della vice presidente della Regione, Mia Diop, così come la corrente riformista di Matteo Biffoni, visto che ha solo un candidato possibile, l’ex assessore Simone Mangani.
Allora come risolvere la diatriba interna al Pd, alla ricerca di un candidato non divisivo, visto che l’unico politico idoneo, Stefano Ciuoffo, «il miglior sindaco per Prato» secondo Eugenio Giani, non viene interpellato? Proporre un candidato civico fortissimo, come l’ex procuratore Nicolosi, che oltre a vantare una profonda conoscenza della nostra realtà, maturata negli 8 anni trascorsi a Prato dal 2015 al 2023 fino alla pensione, dopo un primo passaggio nel 1988, ha un curriculum come magistrato davvero eccezionale. Una candidatura che tra l’altro spiazzerebbe il centrodestra, che aveva già fatto un pensierino sull’ex magistrato. Le canditure di Chiara La Porta o di Rita Pieri sono troppo divisive per una coalizione che nella nostra città non ha mai “funzionato” al meglio, forse perché all’interno degli stessi tre partiti, Fdl, Forza Italia e Lega, ci sono da sempre troppi “cacicchi”.
E alla luce di questa situazione anche il centrodestra è alla ricerca di un candidato civico, che metta d’accordo tutti, candidato che sembra già individuato nella presidente di Confindustria Toscana Nord, ma anche del Museo del tessuto, Fabia Romagnoli, dopo un primo pensiero su Andrea Cavicchi, presidente dei piccoli industriali. Individuati i due candidati civici, resta da vedere cosa risponderanno loro, Nicolosi e Romagnoli, ma in ogni caso sarebbe davvero un duello di alto profilo. Sindaco non politico quindi, come l’attuale commissario prefettizio, Claudio Sammartino la cui gestione dell’amministrazione comunale sta riscuotendo tanti consensi tra i cittadini pratesi.
La smentita di Romagnoli
"Ho letto stamattina con sorpresa l'articolo in cui mi si indicava come possibile candidata alla carica di sindaco di Prato – dice Fabia Romagnoli – Si tratta però di un'ipotesi priva di fondamento. Come presidente di Confindustria Toscana Nord sono già fortemente impegnata su temi cruciali relativi a Prato, oltre che su Lucca e Pistoia: tengo a precisare di non aver dato, né di essere intenzionata a dare, alcuna disponibilità per incarichi politici. Disponibilità, peraltro, che nemmeno mi è stata richiesta”.
