Il Tirreno

Prato

L’indagine

Prato, i titolari delle ditte “apri e chiudi” si fanno passare per dipendenti: indagati un commercialista e due consulenti

Prato, i titolari delle ditte “apri e chiudi” si fanno passare per dipendenti: indagati un commercialista e due consulenti

Perquisito uno studio di elaborazione dati che tiene la contabilità per 900 aziende cinesi

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PRATO. Facevano passare i titolari di fatto delle ditte “apri e chiudi” come semplici dipendenti per favorire l’evasione fiscale. Per questo un commercialista italiano di 65 anni e due consulenti del lavoro cinesi (una donna di 42 anni e un uomo di 43 anni) sono indagati per aver aiutato gli imprenditori, in gran parte cinesi, a non pagare le tasse. Ne dà notizia oggi, 21 maggio, il procuratore Luca Tescaroli.

Nella giornata di ieri la guardia di finanza ha compiuto 14 perquisizioni nelle abitazioni dei tre indagati, nello studio dove questi lavorano e nelle sedi di dieci aziende cinesi coinvolte nel sistema illegale.

Secondo quanto riferito, lo studio gestito dal commercialista e dai due consulenti del lavoro gestisce la contabilità di ben 900 aziende, quasi tutte cinesi. Molte di queste sono inserite nel circuito “apri e chiudi”: i titolari spesso non sono quelli che risultano nei documenti depositati alla Camera di commercio, ma semplici prestanome. Quando la ditta accumula un ingente debito con l’erario viene chiusa e riaperta con un’altra ragione sociale nello stesso capannone, con gli stessi dipendenti e gli stessi clienti.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati documenti e materiale informatico che ora è all’esame della guardia di finanza.

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